50 anni di buona musica con i Beatles e i Rolling Stones
Il 2012 segna il cinquantenario di due band storiche, i Beatles e Rolling Stones. Due gruppi di fama mondiale, senza di loro il rock non sarebbe andato avanti, probabilmente neanche Woodstock ci sarebbe stata. I Beatles infatti hanno inventato il Beat Rock, genere musicale che ha ispirato fior di gruppi contemporanei come gli Oasis, Green Day, i Pulp, e hanno creato il sound della psichedelia. Tutti quei gruppi come i King Crimson, oppure i Pink Floyd, probabilmente non ci sarebbero stati senza i Beatles. I Rolling Stones dalla loro vantano di aver acceso il rock dei Beatles, d’avergli dato una veste personale, più hard rispetto al sound pop del british. Se da una parte troviamo quello che sarà il romantic rock di David Bowie, con i Rolling Stones invece si preannuncia quello che diverrà il punk e gli albori dell’hard rock.
Entrambe le band hanno musicato con straordinarie canzoni la vita di generazioni e generazioni. Ritmiche inconfondibili, Yesterday, Love me do, Yellow Submarine, solo per citarne alcune dei Beatles, sono di fama internazionale e hanno segnato, e continuano a segnare, il mondo della musica. Anche se i Beatles sono stati giganti indiscussi, sia per aver creato mode di enorme successo, come appunto la beatelsmania e la psichedelia, i Rolling Stones hanno comunque saputo incassare il colpo ed a essere sempre loro stessi, con una propria anima e una musica inconfondibile e diversissima dal quartetto di Liverpool. Gli Stones con Satisfaction, Sympathy for the Devil, Paint It Black, hanno fatto scuola a miriadi di gruppi musicali e hanno fatto danzare, e lo fanno tutt’ora, folle in delirio.
I Rolling Stones festeggiano il loro anniversario con un tour incandescente, tra Inghilterra e America. Il 25 e 29 novembre all’O2 Arena di Londra e il 13 e 15 dicembre al Prudential Center di Newark, New Jersey. Probabilmente sul palco di Londra, saliranno insieme ai Rolling Stones, per festeggiare i rispettivi cinquant’anni, i due Beatles Paul McCartney e Ringo Starr.