Sanremo Rimasti, quando l’arte è “Virus”
Il collettivo Rimasti durante il Festival
Dopo il successo dell’evento Prospettiva Zero allo spazio Italo Calvino del 27 e 28
dicembre 2014, il neo collettivo Rimasti, formato da artisti e creativi sanremesi,
organizza : progetto “Virus” e progetto “More”.
Segui i RIMASTI, aggregati e leggi la loro RIVISTA su www.sanremorimasti.itVirus
Una linea immaginaria attraversa la Sanremo del Festival e raggiunge la Sanremo
vera, quella di tutti i giorni; una linea che il collettivo intende illuminare e
diffondere, tramite un percorso dove le arti dialoghino a cielo aperto.
Si tratta di un Virus che infetti la città attraverso Teatro, Esposizione, Musica e Arte,
creando un ponte tra le due realtà: un progetto (T.E.M.A.) en plain air, con il
coinvolgimento degli artisti che si sono avvicinati ai Rimasti durante l’evento
Prospettiva Zero, il 27 e 28 dicembre 2014 presso gli ex magazzini ferroviari Italo
Calvino.Il collettivo ha proposto il concetto VIRUS a diversi creativi che, attraverso la
propria forma d’arte, diffonderanno un virus rigeneratore, in accordo con il
Comune di Sanremo, i Civ e tutte le categorie commerciali della zona che si
estende da Piazza Bresca alla Pigna.
Nello specifico si propone un sistema di installazioni, performance, quadri,
fotografie e reading che diventi percorso artistico ed interagisca con gli eventi
collaterali legati al Festival della Canzone di Sanremo.Lungo l’asse che collega Piazza Bresca, Piazza Cassini e la Pigna, passando per
via Gaudio, via Matteotti e via Cavour, verranno collocati, in luoghi concordati
con il Comune:
arredi insoliti per promuovere la sosta ed incuriosire i passanti:
( 3 amache collocate in piazza Bresca, fissate agli alberi di Bergamotto,
corredate di libri appesi ai rami con corde, come frutti letterari, da
consumare dondolando placidamente e pouf realizzati con materiali di
riciclo, somiglianti a virus colorati, per sedersi e conversare, ammirare
un’opera esposta);
cavalletti lungo la strada con opere pittoriche, grafiche o fotografiche;
una tenda dei tarocchi con performance teatrale all’interno;
giocoleria e live art;
momenti musicali;
produzioni artistiche e di design all’interno dei locali commerciali disponibili
un allestimento luminoso lungo il percorso che collega via Palazzo a p.za
dei Dolori, pensato in collaborazione e sostegno al dj set previsto in piazza
dei Dolori il 13 e 14 febbraio.
Si sottolinea che tutti gli arredi ed allestimenti saranno facilmente smontabili, non
comporteranno nè degrado, nè modificazioni permanenti agli spazi utilizzati.
Inoltre si assicura che l’allestimento verrà esposto solo durante gli orari concordati
con gli Uffici Comunali.Artisti in collaborazione per il progetto “Virus”:
Luca De Rinaldo – Giocoliere
Luna Manca – performance teatrale – tenda chiromante
Installazione Ama ke Susanna Ivaldo e Macrina Binotti (membri del collettivo)
Arredi urbani a forma di virus del collettivo Rimasti
Fade con lampade artistiche
Giuseppe Murzio TINK lab
Poesie di Francesco Basso lette da Pamela Pepiciello
Iba installazione quadri
Fabrizio Lombardo installazione luminosa
Christian Gullone (membri del collettivo)
Adventures Sanremo dall’aperitivo all’una 13 e 14 in piazza dolori
Percorso luminoso del collettivo Rimasti dall’arco di v. Palazzo a Piazza dei dolori
Mattia Maio
Fabio Lupi (membri del collettivo)
quadri di Andrea Moresco (membri del collettivo)
Marta La Veneziana
Foto di Valentina Di Donna (membri del collettivo)
Foto di Marco AgatiMore
In occasione del Festival di Sanremo è prevista anche l’anteprima del numero zero
di “MORE”, magazine di Teatro Esposizione Musica e Arte, composto da: una
rubrica eventi, uno spazio letterario, 4 passi per Sanremo, informazioni utili, notizie
riguardanti tutti gli eventi collaterali del Festival, un ospite artista, uno speciale sul
progetto Virus e sul collettivo Rimasti.
More nasce dall’esigenza di valorizzare gli eventi artistici e culturali in Sanremo e
dintorni, raccogliendoli in un memo tascabile che i turisti, i viaggiatori ed ognuno
di noi, possa portare con sé e consultare, vivendo la dimensione cittadina in modo
più dinamico.
Il magazine non vuole essere un periodico commerciale, ma un rivelatore di realt
e identità locali che spesso rimangono celate