cas

Castè, piccolissimo borgo sulle colline che circondano La Spezia e le Cinque Terre a venti minuti scarsi dalla celebre Porto Venere, si ripopola e festeggia la sua rinascita con una rassegna d’arte e spettacolo giunta ormai all’undicesima edizione. Passa una decade buona infatti dalla sua seconda vita con 5 piccole aziende e 26 abitanti riuniti in un’associazione no profit.

foto 2seresimomauro

Il punto è quello di aver creato occupazione e di aver proposto un modello di vita a misura d’uomo, recuperando gli argentei uliveti che circondano il borgo e creando un museo a cielo aperto. Castè è davvero un punto di riferimento per artisti, amanti dell’arte e per un turismo d’eccellenza che d’estate affolla i “carugi” responsabilmente e con tutto il rispetto che i cultori della storia e del bene ambientale nutrono da sempre.

Come spiega in esclusiva per L’Eco della Riviera Serenella Messina che si occupa della comunicazione e tiene viva la fiamma mai sopita di questo luogo unico “diversi sono gli aspetti che caratterizzano principalmente Castè come la forte vocazione turistica dovuta alla bellezza dei luoghi e alla strategica posizione del borgo dal quale passano diversi sentieri come il numero1 del CAI che porta fino a Riomaggiore. Così il villaggio, nonostante le ridotte dimensioni, ospita un residence , un piccolo albergo, una locanda che si sta affermando oltre che per la cucina per le interessanti mostre di pittura che ospita in permanenza e due case vacanze ; d’estate tutta la popolazione si mette a disposizione dei turisti ed organizza una rassegna di arte e spettacolo .

cas2

Altra caratteristica che contraddistingue i casteani è il legame con l’arte, tutti gli abitanti sono infatti amanti dell’arte e dello spettacolo di qualità e alcuni di loro sono anche artisti in prima persona. Questo ha fatto sì che la rassegna estiva, che ha ottenuto quest’anno il patrocinio del Padiglione Italia dell’Expo’ e della regione Liguria, abbia goduto della presenza di artisti rinomati come ad esempio lo scultore giapponese Yoshin Ogata che quest’anno è tornato per la seconda volta con un interessante allestimento curato dalla gallerista Yoshiko Ogata , opere pittoriche e sculture in marmo che hanno fatto da supporto ai Chirimenzaiku , piccole opere realizzate in seta di kimono. E non è un caso che tra le ditte nate a Castè vi sia anche Castèstyle che produce arredamento artistico personalizzato.”

Proprio dell’arredamento che tanto successo ha avuto in Italia parleremo nel prossimo magazine de L’Eco della Riviera, ma intanto qualche anticipazione con questa guru milanese della comunicazione, che ha saputo risollevare il paese con Mauro Manco (spezzino di adozione di sangue salentino) e Simone Lucchesi (di orgini triestine). Come è nato questo progetto e perchè proprio a Castè? Un bilancio di questi cinque anni? “La prima mossa è del 2010, poi la società è nata nel 2011. Io quì sono venuta con Simone (mio marito)per così dire per caso, per una casa vacanze, come tutti i milanesi che scappano dalla città per una dimensione più tranquilla, più a misura d’uomo, nel verde. E’ stato amore a prima vista per questo borgo unico e per la dimora in pietra, ligure, rustica. Abbiamo poi partecipato alle attività estive della rassegna organizzata e curata da Mauro Manco. Ci siamo conosciuti e come capita solo tra artisti ci siamo capiti al volo. Così Mauro e Simone oltre che amici hanno dato vita ad un vero sodalizio artistico e hanno messo su una personale con i disegni particolari di Simone. Il bello è che Mauro sentiva già l’esigenza di andare oltre alla tela stampando i suoi disegni su alcuni oggetti, così ha chiesto anche a Simone di iniziare e sono nate tre sedie ed un tavolo da cui è partito tutto.

cas3

Hanno avuto fin da subito un successo fuori dal comune e così sarebbe stato un peccato non coltivare questo progetto, che abbiamo battezzato Castèstyle. Nell’ottobre 2010 lo abbiamo presentato al Circolo della Stampa di Milano con una mostra e nel 2011 abbiamo aperto l’azienda con grande determinazione e molta passione”. E poi si può dire che il progetto di Castèstyle è unito a filo doppio con quello del borgo? “Proprio così l’uno alimenta l’altro, còsì come prima dall’uno è nato l’altro,come si vede ancor oggi dalla ricca rassegna estiva con ingresso gratuito che nasce da tutti noi, dagli abitanti del borgo, quest’anno senza aiuti istituzionali, senza finanziamenti, animando le notti di luglio e agosto con mostre di pittura , scultura e fotografia, con concerti , spettacoli teatrali , incontri letterari e degustazioni enogastronomiche. La kermesse sarà articolata in 3 sezioni CastèLive, organizzata da Davide Notarantonio e Marco Natale che si svolgerà nella Corte Paganini, Castè Off a cura di Mauro Manco e Roberto Bertonati che presenterà diversi appuntamenti legati dal comune denominatore dell’eco-metamorfosi e CastèTiGusto , organizzata dalla Locanda del Podestà che prevede mostre d’arte musica e naturalmente serate gastronomiche. Tra i vari appuntamenti ricordiamo gli spettacoli teatrali di Alessandro Bergallo del “Teatro della Tosse” e Antonella Questa che aprirà, lunedì 13 luglio, l’estate di Castè con “ Stasera ovulo”, suggestivo monologo che tratta con ironia il difficile tema della sterilità e del desiderio di maternità, la presentazione del film documentario “Ovunque proteggi” sulla strage di Viareggio del giugno 2009 , introdotta dal giornalista Thomas de Luca e la mostra del pittore Fausto De Nisco che inaugurerà il 10 di agosto alla Locanda del Podestà ” Cosa vede per il futuro a livello aziendale? Anticipazioni su Castèstyle? “Siamo aperti alle collaborazioni con aziende visto che è difficile andare avanti con un lavoro interamente artigianale, sia per star dietro agli ordini sia per gli alti costi, ma sempre mantenendo la nostra filosofia eco-friendly con materiali atossici, senza usare per le sedute prodotti animali, utilizzando vernici ad acqua e legni naturali. La filosofia di base deve restare la stessa.

Collaborazioni con designer, con architetti hano dato vita ad esempio alle rinate Chiavarine Levaggi, che prima trattavamo solo di recupero, proprio perchè sono leggere, belle, eleganti, robuste, veri gioielli del made in Italy. Li ho contattati, hanno visto il nostro modo di lavorare ed è nata una bellissima sinergia, così come con le lampade di Ramona Artina.” Ma è un design di nicchia o à-porter, accessibile? “Cerchiamo di essere accessibili, il design è per tutti. Le sedie partono dai 180 euro e sono personalizzabili”. Un design su misura a prezzi popolari di straordinaria qualità e attento al sociale, alla storia e all’ambiente. Nel prossimo numero in Eco design questo fiore all’occhiello della Ligura svelato in esclusiva per voi!!!!!

Foto e Servizio
Giulia Cassini

Taggato come: castè
 

Comments are closed.