Da Raffaello a Schiele, nuova mostra a Milano
Dopo la biennale “le latitudini dell’ arte” a Genova un’altra mostra rinsalda il legame culturale Italia -Ungheria: è “da Raffaello a Schiele. Capolavori dal Museo di Belle Arti di Budapest” in essere fino al prossimo 7 febbraio 2016 presso Palazzo Reale a Milano. Come ha ricordato il direttore di Palazzo Reale Domenica Piraina nel giro mostra inaugurale non si possono non menzionare le strette relazioni che l’Ungheria ha avuto con l’Italia, da Santo Stefano, primo protagonista della cristianizzazione dei magiari, ai rapporti con Venezia, che avrebbero inciso anche nelle preferenze dei committenti e dei collezionisti ungheresi; basti pensare a J.L. Pyrker, già Patriarca di Venezia, la cui collezione di arte italiana confluì nelle raccolte museali di Budapest, così come vi arrivarono anche opere già nelle collezioni Borghese, Barberini e Doria Pamphilj.
Per non parlare dei rapporti con gli Angioni, che nel XIV secolo controllavano contemporaneamente l’ Italia meridionale e l’Ungheria: madre di Roberto II d’Angiò era Maria d’Ungheria, della quale Tino di Camaino eseguì un monumento funebre nella Chiesa di Santa Maria Donnaregina di Napoli, dove è conservato un ciclo di affreschi con le Storie di Santa Elisabetta d’Ungheria che tanto devono alla maniera giottesca. E poi come non ricordare Liszt ( di cui è presente in mostra uno degli ultimi ritratti prima della scomparsa), musicista ungherese, ma anche personaggio culturale europeo in cui si riconoscono tutti, da qualsiasi Paese provengano.
Da questi accenni si può capire la valenza culturale della nuova linea di mostre. Questa resta un’occasione unica per ammirare un’accurata selezione di opere tra Raffaello, Tintoretto, Durer, Velasquez, Rubens, Goya, Murillo, Canaletto, Manet, Cezanne, Gauguin e tantissimi altri artisti presenti con opere straordinarie come la bellissima” Salomè” di Lukas Cranach il vecchio, “Giaele e Sisara” di Artemisia Gentileschi, le “Sirene” di Rodin, i “Tre pescherecci” di Monet e “Giardino in inverno a Nuene” di Van Gogh oltre ad uno straordinario acquerello di Egon Schiele titolato “Due donne che si abbracciano”.
La ratio della mostra è la riproduzione su scala ridotta dell’articolazione del grande Museo ungherese di Belle Arti di Budapest. Il corpus delle opere racconta, sala dopo sala, “La grande bellezza” dell’Arte offrendo così al pubblico un museo “ideale” in cui ammirare le meraviglie del Cinquecento, del Seicento e del Settecento passando per l’Età barocca, il Simbolismo e l’Espressionismo, giungendo fino alle Avanguardie.
Giulia Cassini
Da Raffaello a Schiele, Capolavori dal Museo di Belle Arti di Budapest. Palazzo Reale, Milano.
Orari: lunedì dalle 14,30 alle 19,30; martedì, mercoledì, venerdì, domenica dalle 9,30 alle 19,30, giovedì e sabato dalle 9,30 alle 22,30.
Ingressi: intero 12 euro, ridotto 10 euro, ridotto speciale 6 euro.
Informazioni: www.daraffaelloaschiele.it, tel 02 54911