Chiappori: “Riapriamo le case chiuse”
L’Italia affonda nei debiti? Lo Stato, o meglio i politici ed i tecnici che governano non sanno dove trovare i soldi necessari? Un suggerimento-bomba, forse una provocazione ma non troppo, arriva dal Ponente ligure. Esattamente da Diano Marina, ridente cittadina balneare, sino a qualche tempo fa capitale del turismo straniero estivo. Di giorno la sua splendida spiaggia, di notte i suoi dancing e nigth, erano sempre superaffollati di belle ragazze scandinave, svedesi, norvegesi, tedesche, inglesi e latin lover locali perennemente a caccia. La ricetta anticrisi del sindaco di Diano, l’on. Giacomo Chiappori (Lega) è questa: “riapriamo le case chiuse, facciamo in modo che il più antico mestiere del mondo si svolga nella massima regolarità e sicurezza per tutti e, come tutte le professioni, arti e mestieri chi lo esercita rilasci regolare fattura. Che nessuno gridi allo scandalo, le ipocrisie non servono. Da mesi non facciamo che guardare alla Germania. Nel paese governato dalla signora Merkel, che prendiamo sempre a modello, le “lucciole”, le prostitute sono considerate al pari di libere professioniste. Emettono fattura, pagano le tasse come qualsiasi altro cittadino. Con il loro lavoro aiutano a fare quadrare i conti, il bilancio dello Stato. Perchè in Italia se si tassa il gioco, se il Fisco prende camionate di contributi dalle dai video giochi, dai quattro casinò, ha fatto in modo che ogni Comune rilasci licenze a raffica ed autorizzazioni per consentire a bar, vecchi e nuovi, tabaccherie, stazioni, ristoranti, stabilimenti balneari, sale giochi, mini casinò, insomma a tutti, di installare e far funzionare slot, Vlt, macchinette mangiasoldi che stanno impoverendo la nazione, si deve invece usare un altro metro per il business della prostituzione? Perchè su questo terreno si diventa tutti puritani? Finiamola con queste ipocrisie”.
Chiappori dixit.
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