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AMINA scritto e diretto dal regista attore Pino Petruzzelli, è il monologo interpretato dall’attrice Livia Carli che verrà presentato martedì 8 marzo 2016 alle ore 21, 15 allo Spazio Vuoto nella Galleria degli Orti di Imperia Oneglia. Il tutto è ambientato in una cantina dove vive rinchiusa Amina, una giovane attrice algerina, scampata miracolosamente ad un attentato. La sua compagnia teatrale mise in scena uno spettacolo che non piacque ad un gruppo di terroristi che pensarono così di massacrare tutti gli elementi della compagnia. Solo Amina riuscì a salvarsi, trovando riparo in Italia da una zia che la nascose. Finì così per seppellirsi viva… Il monologo di Amina trae spunto da un incontro nel 1994 a Genova tra Pino Petruzzelli e un ragazzo algerino, Rachid, in occasione di una mostra fotografica contro il razzismo. Rachid passava di lì ed entrò. Era un attore scampato ad un attentato terroristico nel quale gli altri componenti della compagnia erano stati uccisi. Fuggito clandestinamente in Italia era stato nascosto nella cantina di una zia, rinchiuso per tre mesi in quel rifugio da lui chiamato tana. Era un inferno, e quello stesso pomeriggio in cui aveva incontrato Pino aveva deciso di emergere dal suo isolamento. Ma dove andrà? L’attrice imperiese Livia Carli ci parla del lavoro svolto con Petruzzelli nei mesi di prove prima dello spettacolo:“Essere diretti da Pino Petruzzelli è stato per me è un’esperienza molto significativa e importante, che mi ha condotto ad un livello più profondo nel mestiere di attrice, sia da un punto di vista professionale che umano. Le prove sono incominciate molto presto, già nel mese di ottobre, con la memoria del monologo già pronta. L’intento è stato quello di lavorare così intensamente da riuscire a rivivere la storia, diventarne parte io stessa, superando ogni sorta di recitazione e falsità, pur essendo il mestiere d’attore basato sulla finzione. Si è lavorato molto sulla parola e sui suoi significati, iniziando le prove in teatro per poi continuarle all’aria aperta nei mesi successivi. E’ stato molto stimolante provare il monologo sulla spiaggia, in riva al mare, passeggiando sugli scogli o camminando in piena campagna, in ambienti sempre diversi , che mi ha obbligato a cambiare continuamente, a confrontarmi con atmosfere differenti, arrivando gradualmente ad assimilare i testi come parte integrante di noi stessi. Lentamente questo personaggio così lontani dalla nostra realtà e dall’esperienza del quotidiano si sono inseriti nelle nostre vite, il loro linguaggio è diventato il nostro. Dopo mesi di prove all’aperto in condizioni atmosferiche spesso avverse si è ritornati in teatro per perfezionare il lavoro compiuto. Come pazienti artigiani abbiamo confezionato il nostro manufatto modellandolo e rifinendolo sempre meglio. Si è lavorato con grande scrupolo sull’interpretazione per eliminare qualsiasi stereotipo o finzione e far emergere le tre storie nella loro verità; un lavoro rivolto al togliere, sottrarre, per raggiungere l’essenza e perseguire un tipo di teatro sempre più vero che non possa più prescindere dall’arte cinematografica”. Pino Petruzzelli scrittore e attore, dopo gli studi presso l’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica “Silvio d’Amico” di Roma, lavora per mettere la cultura al servizio di importanti cause sociali, andando a conoscere in prima persona le realtà che poi racconta. Fonda il Centro Teatro Ipotesi, che si occupa di temi legati al rispetto e alla conoscenza delle culture. La prima meta sono le riserve degli Indiani Pueblo in Nuovo Messico poi, per anni, attraversa le nazioni dell’area mediterranea vivendo come e con le persone che incontra.Scrive “Piccolo viaggio lungo il Mediterraneo” e, con il giornalista Massimo Calandri, “Marocco”, “Albania” e “Il G8 di Genova”. Nel 2004 scrive “Grecia”, sulla vita dello studente Kostas Georgakis che si diede fuoco in una piazza di Genova per protestare contro il regime dei colonnelli e “Zingari: l’Olocausto dimenticato” (coprodotto dal Festival di Borgio Verezzi e trasmesso dalla trasmissione Terra! di Canale 5 e da Rai 3). Nel 2012 scrive e interpreta “L’ultima notte di Bonhoeffer” e “Chilometro zero” coprodotto dal Teatro Stabile di Genova. Nel 2013 scrive e interpreta “Sabbatico” coprodotto dal Teatro Stabile di Genova. Scrive sul giornale “Il Fatto Quotidiano” con un suo blog. Prima dello spettacolo ci sarà un’introduzione della Professoressa Chiara Frassi.

Pamela Pepiciello

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