Genova, da sempre città dei tessuti.

Tra Occidente e Oriente, dall’abbigliamento all’arredamento d’interni di abitazioni e navi da crociera, da un prodotto tipico dell’artigianato tradizionale come il celebre mezzaro a una realtà d’eccellenza della creatività italiana come la manifattura MITA. Se della mostra a Palazzo Ducale abbiamo già parlato in precedenza oggi vorremmo puntare l’indice su un manufatto tipicamente sentito in Liguria: il mezzaro, che negli anni anni si è spostato dal corpo delle donne al collo nella variante del foulard ed oggi, nelle fattezze di allora, su qualche fortunato  divano verrebbe da dire.

 

La mostra “I piaceri del velo. Dal mezzaro genovese al foulard” è visitabile fino al prossimo 26 giugno a Palazzo Bianco (Musei di Strada Nuova).

statuetta raffigurante mezzaro

statuetta raffigurante mezzaro

 

PALAZZO BIANCO - Di origine Cinquecentesca, fu ricostruito nel 1711 per la famiglia Brignole- Sale che nel 1889 lo legò alla città di Genova. Inaugurato nel 1892, dopo il bombardamento del 1942, riaprì nel 1950 con l’allestimento di Franco Albini e Caterina Marcenaro, valorizzato dai recenti restauri. Le collezioni sono ricche di capolavori fiamminghi, italiani, spagnoli ed eccezionalmente completa è la rassegna di artisti della scuola genovese. Il primo piano ammezzato ospita anche il Centro Studi Tessuti e Moda, mostre ed eventi dedicati all’arte tessile, in ultimo “I piaceri del  velo. Dal mezzaro genovese al foulard”.

LA MOSTRA- Come spiegano gli organizzatori la mostra – realizzata in collaborazione con l’Alliance Française di Genova- focalizza l’attenzione sul mezzaro in tela stampata, sottolineando gli aspetti interculturali della sua storia e del suo utilizzo da parte delle donne liguri. La donazione ai Musei di Strada Nuova di un mezzaro appositamente creato dall’artista francese Simon Clavière-Schiele,  “La Maddalena velata”, che propone di incrociare il classico foulard francese quadrato con il grande telo della tradizione locale e diviene l’occasione per approfondire il complesso significato storico e culturale di questo oggetto tra civetteria e pruderie, passato e presente.

 

Il percorso espositivo, che comprende la presentazione di alcuni mezzari e pezzotti delle Collezioni Tessili, affiancati da disegni e stampe ( come  “Meisao de l’erbo”, incisione colorata, secolo XIX, di Giuseppe Piaggio dall’Archivio Storico del Comune di Genova e “Femme de service”, litografia colorata a mano, secolo XIX,  sempre dall’Archivio Storico del Comune di Genova) che ne documentano l’uso nel campo dell’abbigliamento femminile è davvero variegato e completo. Si pensi  ad esempio al libro “Trattato sulla stampa delle tele di cotone” di Luigi Testori del sec. XIX (Archivio Storico del Comune di Genova), alla litografia “Donna del popolo”  (da Gabriele Castagnola), all’incisione a bulino “Cittadina di Genova che va al passeggio” (Gabinetto Disegni e Stampe Palazzo Rosso), ai monili come quello del secolo XIX “Pettine da mezzaro” in ottone cesellato (Museo Luxoro, legato Luxoro),e ancora della stessa epoca agli “Spilloni da mezzaro” in argento cesellato (da Museo della Villetta) accostati ad una deliziosa terracotta decorata sotto vernice “Vecchia con mezzaro” (Manifattura La Fenice, Albisola, 1925 ca.). Interessante anche visionare gli “Stampi per tessuti” dei secoli XVIII – XIX in legno intagliato (provenienza dono Giovanni Farlani, 1924) con cui venivano realizzati, finendo poi con il tripudio di colori dei mezzari nella teca tra cui quello “delle vacchette” in cotone stampato (dono Risso 2011) e quello “della nave” (provenienza Palazzo Bianco), sempre databili XIX secolo.  Un video (terza sala) poi ripercorre  con utilità i temi dell’iniziativa che propone al pubblico anche una serie di laboratori didattici per adulti, bambini e famiglie.

Giulia Cassini

Orari di visita:
da martedì a venerdi dalle 9 alle 19, venerdì 3 e 10 giugno dalle 9 alle 21, sabato e domenica dalle 10 alle 19.30. INFO: tel.: 010 2759185.

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