Husar, uno degli esemplari maschi adulti di lamantino (Trichechus manatus) ospiti dell’Acquario di Genova è partito ieri alla volta del Parco Zoologico di Parigi, all’interno del progetto per il mantenimento e la riproduzione di questa specie di mammifero acquatico che coinvolge diverse strutture europee nell’ambito dell’EAZA.

Husar ha 13 anni, pesa circa 500 kg ed è lungo circa 2,5 metri. Nato nello zoo di Norimberga nel 2003, è arrivato nella struttura genovese a settembre 2009 insieme a papà Pepe, anche lui nato a Norimberga.

L’Acquario di Genova continua a ospitare il giovane Tino, primo cucciolo di lamantino nato in Italia, che a settembre compirà un anno, ed i suoi genitori, Pepe e Rynke. Il piccolo cresce a vista d’occhio grazie al latte che continua a prendere dalla mamma e alla verdura di cui è ormai ghiotto e che mangia anche dalle mani dello staff.

Il viaggio è un’operazione complessa e delicata per la quale sono stati impegnati, in una stretta collaborazione, lo staff veterinario e acquariologico delle due strutture, presente durante il trasporto per monitorare costantemente le condizioni di salute dell’esemplare fino all’arrivo a Parigi. Attualmente Husar è già in vasca con i due esemplari maschi ospiti del Parco Zoologico parigino.

FOCUS SUI LAMANTINI -I lamantini sono mammiferi marini dell’ordine dei Sirenii, che comprende anche la famiglia dei dugonghidae. Vivono esclusivamente nella fascia tropicale e sub-tropicale nelle vicinanze di lagune e grandi estuari. In particolare, la specie ospite dell’Acquario di Genova è presente nelle acque costiere e nelle acque interne del Centro America. Sono mammiferi acquatici, inseriti nelle liste dell’IUCN (Unione Internazionale per la Conservazione della Natura) come “Vulnerabile”.

Sono animali erbivori che in natura si cibano principalmente di piante marine: strappano la vegetazione dal fondale aiutandosi con le grandi labbra prensili e le vibrisse (i grandi e spessi “baffi” presenti nella zona orale). Sono anche in grado di sporgere fuori dalla superficie dell’acqua, appoggiandosi alle radici aeree delle mangrovie per brucare i germogli e le foglie delle fronde più basse. All’Acquario di Genova ciascun individuo riceve circa 40 kg al giorno di verdura fresca e insalata.

All’interno della vasca che ha ospitato fino ad oggi quattro e ora tre esemplari, vengono riprodotte le condizioni climatiche dell’ambiente naturale in cui vivono, con temperature tra 24°C e 26°C per l’acqua – dolce -, tra 26°C e 28°C per l’aria e un tasso di umidità tra 75% e 85%.

La femmina è mediamente più grande del maschio e può arrivare a 4 metri di lunghezza e oltre 1000 kg di peso. Al momento Rynke, molto giovane, pesa circa 600 kg.

Hanno una vista poco sviluppata, sostituita dal tatto, per il quale le stesse vibrisse hanno un ruolo importante; gli arti anteriori sono accorciati, con solo quattro unghie tondeggianti simili a quelle degli elefanti, di cui sono lontani parenti. Gli arti posteriori talmente ridotti, da non essere più visibili esternamente e hanno sviluppato una pinna caudale formata da un unico grande lobo tondeggiante che ricorda la coda dei castori, senza strutture scheletriche, e che assicura la spinta propulsiva.

Mantengono il calore corporeo grazie allo strato adiposo che sostituisce la pelliccia.

Possono immergersi fino a 60 metri di profondità e restare in apnea anche più di 10 minuti. Normalmente rimangono in prossimità di bassi fondali e si riuniscono in gruppi che possono raggiungere la ventina di individui, principalmente costituiti dalle femmine con i loro cuccioli.

E’ una specie poligama, entrambi i sessi si accoppiano con più individui. La gestazione dura 12-13 mesi. Il cucciolo, che alla nascita pesa una ventina di chili allatta esclusivamente in acqua per poco più di un anno dai capezzoli situati nella zona ascellare. Proprio questa caratteristica anatomica, che accomuna i lamantini con gli elefanti, potrebbe essere all’origine della leggenda delle sirene; durante l’allattamento, infatti, le madri assumono una posizione in cui sembrano abbracciare il cucciolo in un atteggiamento simile a quello degli essere umani: da questa posizione deriverebbe l’immagine della figura “metà donna e metà pesce”.

La vita media dei lamantini è stimata in 60 – 70 anni. Tutte le specie di Sirenii – in tutto quattro viventi – sono attualmente considerate in grave pericolo di estinzione.

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