Truka Anemiko di Giorgio Laveri, contro l’arte convenzionale, a Savona
Il 3 dicembre 2016 alle ore 16,30 inaugurerà presso il Complesso monumentale del Priamar in Savona l’antologica dedicata al M° Giorgio Laveri, artista contemporaneo di fama internazionale.
Un’antologica ricchissima frutto della pluriennale collaborazione con il noto critico sanremese Giorgia Cassini, da almeno dieci anni promotrice delle eccellenze nel campo dell’arte, con un occhio di riguardo per il complesso e sempre più rivalutato mondo della ceramica, anche quando, a differenza di oggi, non era così scontato annoverarlo nel podio delle arti.
Appunto attraverso la ceramica, il suo mezzo espressivo più comune, ma anche passando dal cinema, al teatro e alla sperimentazione tra le diverse discipline, dal 1972 al 2016 Giorgio Laveri ha attivato circa trecento eventi in Italia e nel mondo.
Sue opere sono esposte nei musei più importanti del mondo, inoltre la collaborazione stabile con alcune delle migliori gallerie italiane e straniere, ha permesso una capillare diffusione del lavoro congiunto alla scultura ceramica che arriva dalla storica appartenenza alla colonia artistica di Albissola, conosciuta in tutto il mondo per aver elevato la ceramica ad arte maggiore.
LA MOSTRA- A Savona presso la prestigiosa sede della Fortezza del Priamar, nel suggestivo Palazzo del Commissario, sarà esposta una selezione delle più note opere pittoriche, tra cui le ultime realizzazioni dedicate ai capolavori cinematografici più amati dall’artista, che si accompagneranno alle ceramiche, vere e proprie immagini icone del consumismo. Fra queste i famosi Truka, rossetti coloratissimi e dalla scala variabile, di dimensione anche totemica, come quello in ceramica bianca dal titolo Truka Anemiko che accoglierà i visitatori in apertura del percorso espositivo. Il giusto benvenuto con un’opera che fa parte della preziosa raccolta del Museo della Ceramica della Città di Savona.
Od ancora le gigantesche Styló, penne stilografiche d’ispirazione cartoonist vero e proprio “divertissement” dell’artista. Un gigantismo oggettuale che caratterizza anche le succulente ciliegie della serie Una tira l’altra, smisurate nella dimensione ed intensificate nella vitalità dal colore.
L’esposizione savonese comprenderà anche una mostra nella mostra, ovvero un’ampia sezione dedicata alle “Collaborazioni”, presenze di artisti di diverse parti del mondo, con i quali Laveri ha avuto nel tempo più occasioni, per l’appunto, di rapportarsi “…una mostra nella quale fossero presenti opere di Donne e Uomini a lui cari anzi tutto per gli stimoli e l’amicizia dei quale lo hanno arricchito: bravi artigiani o grandi artisti di fama internazionale con i quali ha avuto il piacere, l’onore e il merito di collaborare. Coloro con i quali nel tempo ebbe più conoscenza e affinità…in altre parole: bei momenti e faticate comuni sovente trasformatesi in amicizie ancor oggi ben vive. Un occhio quindi alle belle figure del passato, un altro ai giovani emergenti con i quali ha il piacere oggi di interagire, dalle nostre parti o all’estero….”
DAL TESTO CRITICO DI GIORGIA CASSINI- “Vivere totalmente immersi nella propria passione è un sogno che solo pochi riescono a realizzare. C’è riuscito Giorgio Laveri artista fra i più significativi a livello internazionale che ha saputo costruire nel corso della sua rilevante carriera un’immagine umana complessa e coerente, che trascende la pur impeccabile definizione dei singoli progetti artistici.
Una divertita interdisciplinarità entro un arco temporale che rivela il percorso che dalla funzione porta alla creazione, poi alla decorazione ed infine all’ emozione. Una sequenza di opere d’arte che costituiscono un mosaico del ricco e variegato percorso professionale tratteggiato con motto di spirito. Veri e propri frames quali espressioni sovranamente individualistiche di una personalità colta e gioiosa, forte e irriverente.
Grazie ad un notevole spirito creativo ha di fatto portato con successo sui mercati internazionali una materia di rilevanza locale, la terracotta policroma, abilmente, innovativamente e sentimentalmente coniugata tra passato e futuro, il cui sodalizio si rafforza giocando su similitudini di valori e su punti di contatto storici molto marcati che collegano gli anni Settanta a questo secondo decennio del nuovo millennio.
Quella di considerare la propria tradizione come una ricchezza e di oggettivare i propri ricordi non implica l’essere schiavi del passato, ma bensì è un elemento ricorrente concepito come qualità intrinseca dei lavori laveriani entro una dimensione che è quella di un “odierno vintage”. Di un oggi fatto con visioni del passato, con i dati memoriali. Oggetti familiari che sono il “divertissement” dell’artista che attraverso una sorta di filtro onirico ed aggiungendo la componente cromatica preferita sovrappone a modelli reali, o già esistenti, componenti visionarie. Una vena creativa che vira al sogno e allo stupore entro un mondo intriso anche da un’ispirazione cartoonist.
C’è pertanto anche una concezione poetica, un percorso di luoghi e di memoria. Da sempre Laveri persegue una ricerca stilistica che coniuga il gusto retrò con quello moderno, divertendosi a nobilitare cose in disuso, come in Styló Coupé dove rispettoso del passato fa rivivere l’incanto raffinato dei bacili art déco, di cui è un’appassionato collezionista, portandovi forte il segno dell’attualità.
È il modo per Laveri di accettare il passato e di proiettarsi nel futuro, è la cultura del progetto che nasce insieme all’oggetto e ne guida la lavorazione fino a determinarne l’aspetto finale, è la profonda visione etica del lavoro inteso come militanza culturale. La celebre Moka Express Bialetti nata nel 1933, presente alla Triennale di Milano e al Moma di New York e posseduta dal 90% delle famiglie italiane è un’icona del “Made in Italy” rieditata da Laveri nella serie in terracotta policroma Un caffè con… simbolico omaggio a diverse personalità del mondo dell’arte di cui esemplifica, una su tutte, quella dedicata a Robert Indiana ed alla sua celebre scultura Love.
Fra le cose più amate e accarezzate dalle donne, intramontabile feticcio da borsetta, nato nel formato stick portarossetto nel 1915 su idea dell’americano Maurice Levy, il rossetto continua ad esercitare il suo fascino e a scatenare il massimo della creatività di Laveri capace di proporlo lucido o mat, dall’inevitabile imponenza che non cerca più di scomparire, ma si mostra con orgoglio. Sofisticata rilettura dove l’estetica che insegue non è solo polvere negli occhi, ma riguarda materie e sistemi costruttivi.
Le installazioni che sono un ponte fra noi e l’ambiente, sono creazioni contemporanee che diventano vere e proprie presenze sceniche che animano di forza nuova la ribalta del quotidiano.
Laveri ci rallegra con la sua fantasia, ci da emozioni con le forme, con i colori, con il linguaggio del materiale ceramico.
Propone momenti di analisi: una sequenza di ciliegie in ceramica in cui il colore impone la sua esuberanza a conferire maggiore importanza al valore della poetica dell’oggetto rievocandone al contempo la vitalità estetica, od una messa in scena di rossetti, di penne stilografiche, di rullini fotografici, di fischietti, presentati isolati o a gruppi, ingigantiti, intensificati rispetto al reale ad offrire una nuova lettura ad oggetti creati per il nostro quotidiano. Ed ecco che la praticità intrinseca in ciascun oggetto, attraverso il processo del recupero, ne sconfigge l’aurea fredda e artificiosa diventando uno strumento pervasivo di comunicazione con motivazioni simbolico-sociali. Laveri cerca significati e aggiunge interpretazioni”.
FOCUS- Così scrive, in una parte del suo testo di presentazione a questa collettiva, il curatore della stessa Mauro Baracco.“Sempre a Savona presso le officine Solimano verrà presentato, in collaborazione con il Museo de la Memoria y los Derechos Humanos de Santiago de Chile e Espacio Memoria y Derechos Humanos, ex ESMA di Buenos Aires, lo spettacolo teatrale “Quiero hablarsin imposiciònes ni limitaciònes” incentrato su una serie di fatti sanguinosi verificatisi durante le dittature militari degli ultimi anni in Sud America e documentati attraverso toccanti testimonianze di sopravvissuti o di familiari di prigionieri.
Ad Albissola Marina, presso l’antica fornace Alba Docilia, sarà proposto il percorso storico della creazione artistica laveriana mediante l’esposizione di documenti d’archivio, tra cui fotografie, manifesti, locandine, pieghevoli di eventi teatrali e mostre sia personali sia collettive a corollario visivo delle opere d’arte realizzate nei primi anni ’80 quando aprì lo studio-atelier in Pozzo Garitta. Il tutto con l’intento di ripercorrere quegli anni così prolifici per creatività artistica e intellettuale, divulgando ad un pubblico il più vasto possibile parte del proprio vissuto.
Ad Albisola Superiore, presso il cinema teatro “Don Natale Leone”, saranno proiettati quattro cortometraggi che fanno parte di una serie intitolata “Capolavori Rivisitati” uno dei quali, “L’attimo Fuggente”.
Durante la proiezione, ad un certo punto di una scena, gli spettatori vedranno la pellicola originale arrestarsi, per continuare con gli attori del gruppo sperimentale per circa due minuti; successivamente si ritornerà ai fotogrammi del film originale.
Per gli altri tre capolavori, sono stati scelti: Arancia meccanica, Il Buono, il brutto, il cattivo e Amarcord.
Servizio di Francesco Basso
IL PROGRAMMA- 3 dicembre 2016 – ore 16.30
Complesso Monumentale del Priamar (Savona), Palazzo del Commissario:
- Inaugurazione della Mostra Antologica “Della Ceramica Del Cinema Del Teatro…e di Giorgio Laveri”.
- Inaugurazione della Mostra Collettiva “Collaborazioni” (a cura di Mauro Baracco)
- Presentazione critica della Dottoressa Giorgia Cassini, Curatrice dell’evento.
9 dicembre 2016 – ore 20.30
Cinema Teatro Don Natale Leone (Albisola Superiore):
Proiezione dell’ultimo lavoro cinematografico “Capolavori Rivisitati” a cura del Gruppo Attori e Tecnici de “Il Giardino del Mago” ASL 3 Genovese.
10 e 17 dicembre 2016 – ore 20.30
Cattivi Maestri – Officine Solimano (Savona):
Presentazione dello spettacolo teatrale “Quiero hablar sin imposiciones ni limitaciones” in collaborazione con il “Museo de la Memoria y Derechos Humanos” di Santiago de Chile e del ”Espacio de la Memoria y Derechos Humanos (Ex Esma)” di Buenos Aires.
16 dicembre 2016 – ore 17.00
Fornace “Alba Docilia” (Albissola Marina):
Presentazione dell’evento : ”Giorgio Laveri – Pozzo Garitta 1980/1986 – Documenti”.
Gli eventi si svolgono sotto l’egida dell’Associazione Culturale “Angelo Ruga”
Patrocini:
Città di Savona – Comune di Albissola Marina – Città di Albisola Superiore
Collaborazioni:
“Espacio Memoria y Derechos Humanos (Ex Esma)” – Buenos Aires (Argentina)
“Museo de la Memoria y los Derechos Humanos” – Santiago de Chile (Chile)”
Associazione “Cattivi Maestri” (Savona)
MUDA (Albisola)
Associazione Culturale Tessere
Associazione “Pratozanino” (Cogoleto – Ge)
ASL 3 Genovese