Le favole ‘inscatolate’ di Sandra Levaggi

dicembre 19, 2016 ·

Le favole non si possono scordare, contenere, tanto meno inscatolare. Lo sa bene Sandra Levaggi che non fa altro se non nasconderle, in forme semplici, essenziali, quasi primitive, assemblate con il più antico e vivo dei materiali: il legno. Conduttore di calore, qui, è il mezzo che consente di avvicinarsi alla favola con le dovute cautele: maneggiare con cura, predisporsi al racconto, accostare lo sguardo al foro e, con magia, il mondo fiabesco si dipanerà in un secondo. Ci si ritrova traghettati, non si sa come, in un’altra dimensione.

Quell’immagine suggestiva e quella sorpresa, che riporta lo stupore dell’infanzia, è l’opera d’arte ironica, di una grandezza non consapevole, che lascia trasparire bellezza e timidezza, che riporta l’arte ad una sorta di ingenuità equilibrata nelle forme e nei colori.

E’il braccio nuovo delle opere di Sandra Levaggi, profondamente meditate seppur così diverse dalla produzione a cui siamo piacevolmente abituati. Fermo immagine dei sogni o , in generale, ludici episodi di grande arte, dove emerge l’essere e non l’avere, tra colori ora tenui ora brillanti e calde luci da atmosfera.

Fiabe di nome, a livello mentale, ed ora anche nella realtà: le ‘favole in box’ sono proposte da Levaggi in queste feste alla Galleria Arte Studio di Genova, tempio della ricercata arte contemporanea nel centro più sincero, a due passi dal Porto e da Palazzo Ducale. Giulia Cassini