Altmann espone nel foyer di Porta Teatro tutti i giorni dalle ore 15.00 alle ore 24.00 “Tauromachia” .  Si tratta di un’esposizione dove la potenza espressiva del colore si fa segno distintivo di un artista, che dalla Liguria ha portato la sua poetica espressiva in tutto il mondo.  In “Tauromachia” mette in luce il rapporto tra pubblico e toreador, con una evidente partecipazione emotiva. Questa mostra è una potente metafora, è una visione personale, circense. Colori, segni, ideogrammi compongono un anfiteatro, il balletto e le maschere di ogni vita. Chi inganna chi? E’ questo il grande interrogativo che le opere lasciano nello spettatore.

Altmann raccoglie diverse eredità artistiche, dall’ informale all’espressionismo astratto, fino a raggiungere quello che uno dei critici della Rivista Kunstbeeld ha definito “espressionismo rinascimentale.

UNA DOMANDA AD ALTMANN IN ESCLUSIVA PER L’ECO DELLA RIVIERA

G.C. Un augurio per il 2017 nel campo dell’arte?

R.A. “Nel campo dell arte mi piacerebbe un inversione di tendenza …si alla libertà espressiva ma non all’ ipocrisia di finti contenuti che sono mascherati spesso, no alla  povertà tecnico – artistica per un ritorno alla sostanza … Si dice che ogni arte è figlia del suo tempo…Appunto! Cambiamo la tendenza di questo tempo che va fuori rotaia da troppo tempo e cerchiamo che i pittori siano solo, ma tanto,  buoni pittori”.

FOCUS – Roberto Altmann nasce nel 1961 a Sestri Levante. Si diploma all’Istituto d’Arte di Chiavari e successivamente frequenta l’Accademia di Belle Arti di Genova, nella scuola di pittura. I primi 10 anni della sua attività mostrano una padronanza tecnica che gli permetterà in seguito di affrontare le ricerche personali con senso critico, aperto a tutto quello che è vera pittura. Nelle opere giovanili si svelano influenze classiche e rinascimentali contaminate dal confronto con le ricerche del ‘900 quali astrazioni, informalità, espressionismo astratto, che lasceranno un segno nelle sue opere successive.

Dagli anni ’90 Altmann affronta la pittura con la libertà di un viaggio nella storia dell’arte, una forma di citazione continua che non si ispira direttamente alle opere ma alla memoria. Scrivendo del suo lavoro, la rivista olandese “Kunstbeld” parla di “espressionismo rinascimentale”, definendo la pittura di Altmann come un linguaggio che, pur attingendo dal passato, si esprime secondo una sintassi contemporanea.

Nelle opere recenti si ritrovano lontani influssi e vicini segni della nostra epoca.

Nella mostra che l’Asia Museum di Daejion (Corea del Sud) ha dedicato all’artista a marzo del 2012, 40 opere anche di grande dimensione danno un vasto panorama dell’attività di Altmann negli ultimi anni e offrono l’immagine di un artista in continuo movimento.

Giulia Cassini

Taggato come: Altmann • Casinò • opere • Tauromachia
 

Comments are closed.