Sanremo FlashBack: “Almeno tu nell’universo”
“Almeno tu nell’universo…”
di Lucio Scorzelli
Bruno Lauzi, con la collaborazione di Maurizio Fabrizio, scrisse il brano nel 1972. Per molto tempo lo tenne chiuso in un cassetto non ritenendolo ancora al passo coi tempi ed inoltre, perché avrebbe voluto affidarlo all’unica cantante che riteneva avere la passione e la classe necessarie per meglio interpretarlo, sicuramente questa poteva essere solo Mia Martini.
Si sa, la cattiveria e l’invidia sono armi sempre cariche e quando poi si fa strada addirittura la superstizione, per chi ne è colpito diventa quasi impossibile riuscire a venirne fuori. Incredibilmente tutto questo successe proprio alla Martini, allontanata forzatamente dalle scene per un lungo periodo. Nel 1989, cercando di uscire da quel turbinio di maldicenze che ne avevano segnato l’esistenza e vincendo l’ostracismo del mondo dello spettacolo, la canzone finalmente le venne affidata e con l’aiuto di Adriano Aragozzini, direttore artistico del Festival, Mia Martini riuscì a presentarlo a Sanremo.
L’emozione, il calore e l’incredibile coinvolgimento che la Martini riuscì a dare all’interpretazione furono semplicemente magistrali, impressionando e coinvolgendo tutti indistintamente, tanto da valerle il Premio Speciale della Critica e, soprattutto, un grandissimo consenso e successo di pubblico:
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“Sai, la gente è strana
Prima si odia e poi si ama
Cambia idea improvvisamente
Prima la verità poi mentirà lui
Senza seriet
Come fosse niente
{
Sai, la gente è matta
Forse è troppo insoddisfatta
Segue il mondo ciecamente
Quando la moda cambia
Lei pure cambia
Continuamente, scioccamente
{
Tu, tu che sei diverso
Almeno tu nell’universo
Un punto sei, che non ruota mai intorno a me
Un sole che splende per me soltanto
Come un diamante in mezzo al cuore
{
Tu, tu che sei diverso
Almeno tu nell’universo!
Non cambierai
Dimmi che per sempre sarai sincero
E che mi amerai davvero di più, di più, di più
{
Sai, la gente è sola
Come può lei si consola
Per non far sì che la mia mente
Si perda in congetture, in paure
Inutilmente e poi per niente
{
Tu, tu che sei diverso
Almeno tu…”
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… in realtà, oltre dall’essere una “semplice” canzone, ritengo sia una stupenda espressione poetica che sinceramente, e di tutto cuore, avrei voluto tanto scrivere io!
Penso proprio che possa essere questa, che debba essere questa, la mia Canzone del cuore.
«Mimì, te lo dovevo!»