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Anche l’edizione numero 56 della gara rallistica per eccellenza della Riviera di Ponente ha registrato numerosi colpi di scena. Tante le novità, le battaglie che hanno infiammato tutte le prove speciali, soprattutto la Ronde.
Tra i cambiamenti più significativi lo svolgimento della gara in primavera anziche ad ottobre. L’ACI SANREMO, organizzatrice della corsa, è stata messa a dura prova dovendo gestire in contemporanea ben 4 gare:  il Campionato Europeo Auto Storiche, la Coppa dei Fiori, il Campionato Italiano ed il Sanremo leggenda.
Come sempre l’organizzazione di “patron” Sergio Maiga è stata perfetta, glielo hanno riconosciuto gli oltre 170 equipaggi iscritti.
Il Rallye è iniziato con il botto:  il campione di Francia, Bryan Bouffier, uno dei candidati alla vittoria finale, è uscito fuori strada finendo nel bosco durante lo shakedown, le prove, danneggiando irrimediabilmente la sua auto.
La cronaca del primo giorno, ai Vignai, ha visto subito in testa Paolo Andreucci. Però durante il breve trasferimento per la prova di Bajardo un problema di temperatura dell’acqua, arrivata ad oltre 100°C ha costretto anche lui al ritiro. Il Rallye è così proseguito col testa-testa tra Scandola e Basso durato anche per tutti i 40 chilometri della difficile, ma entusiasmante Ronde notturna percorsa in 26 minuti. Tra i due c’è stato solo uno scarto di 7 secondi.
In testa nella seconda giornata di gara c’era Giandomenico Basso e tutti lo davano già per vincitore.  Ma nella difficile discesa di Mendatica, quando aveva già accumulato un distacco di decine di secondi da Scandola,  la sua Ford ha avuto un banale incidente, finendo contro un muretto, ed è stato costretto al ritiro. Scandola, che era partito dolorante per disturbi gastrici durati tutta la notte, di colpo si è venuto così a trovare in testa alla classifica.  Ha saputo gestire sino in fondo la situazione riuscendo a scrivere, assieme al suo navigatore l’imperiese Guido D’Amore, i propri nomi nomi nell’albo dei vincitori del Rallye.  Secondo posto per il giovane e promettente equipaggio siculo Nucita-Princiotto con la 207 S2000. Sul podio al terzo posto Perego e De Luis con una Lancer Evo X, ad oltre 9 minuti dal vincitore.
Nella classifica del Campionato italiano al primo posto Scandola, su Skoda (27 punti), seguito da Perego (16) e Basso (15).
Nella gara del Sanremo Leggenda, dopo il ritiro del leader Condrò, la gara si è fatta interessante con la sfida tra la Subaru Impreza di Leporace-Campanella e la Renault Clio di Borgogno-Riterini conclusa a favore di quest’ultimo per soli 5 secondi. Terzo posto per l’equpaggio Schram-Calabrese a bordo di una Renault Clio gruppo N.
Tra le storiche invece, dominio assoluto dell’equipaggio Pedro-Baldaccini con la Lancia 037 in testa al rally dalla prima all’ultima prova. Sul podio anche Brazzoli-Valmassoi, sempre su una superba Lancia 037 e Da Zanche-Oberti con un Porsche Carrera RS.
Da sottolineare il grande impegno delle telecamere, dei tecnnici e dei giornalisti di  Primocanale che hanno seguito i due giorni di gara con oltre 12 ore di dirette e collegamenti sia dal Parco assistenza di Sanremo che sui tracciati delle prove speciali raccogliendo, a caldo, i commenti dei piloti e del numeroso pubblico presente sulle strade. 

Paolo Silvestri

 

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