di Irina Reydes

irina reydes 3La carriera di Voronoff è iniziata agli esordi della trapiantologia e quando stava per nascere l’endocrinologia. Quanto si sapeva degli ormoni all’inizio del XX secolo? Si intuiva nel nostro corpo qualche elemento che fornisce energia e allegria, e che questo elemento inizia ad aver effetto con la maturità sessuale e dopo una certa età svanisce insieme con la passione per far l’amore. Adesso sappiamo che queste misteriose sostanze – gli ormoni – vengono prodotte dalle nostre ghiandole endocrine, soprattutto i testicoli e le ovaie. Oggi infatti per rallentare la vecchiaia viene usata la terapia ormonale sostitutiva, cioè medicine che sostituiscono gli ormoni endogeni che vanno scemando. Esattamente come pensava Voronoff.

L’idea di Voronoff era di prolungare la giovinezza – il periodo della vita, durante il quale siamo forti, pieni di energia e curiosi della giornata in arrivo, quando ci interessa la vita e siamo capaci di amare. Infatti, proprio questo era l’effetto che osservavano i medici visitando i pazienti di Voronoff: la muscolatura più tonica, la pelle meno ruvida, le articolazioni meno rigide, la memoria più salda, la mente più sveglia e un rinnovato interesse per il sesso, la regolarità ad andare di corpo “come una volta”, la vista più chiara senza segni di cataratta. Voronoff stesso era il modello del suo metodo. A 60 anni conviveva con due fidanzate, e a 70 anni si era sposato per la terza volta con una vergine ventenne, nobile e benestante.

Voronoff ha avuto svariate occasioni straordinarie che nella carriera di altri chirurghi non capitano di sovente. Ha lavorato per quasi 15 anni come medico del chedivè (il governatore d’Egitto) dove ha potuto studiare i cambiamenti della salute, sia fisica, sia mentale delle centinaia di schiavi eunuchi – esperienza impossibile in Europa. Per esempio, un suo collega, un grande fisiologo e biologo austriaco Eugen Steinach (nominato al premio Nobel per ben sei volte) che condivideva in pieno le idee di Voronoff, in tutta la sua carriera ha avuto la possibilità di seguire solo tre casi simili – i veterani di guerra feriti ai testicoli e rimasti castrati. Correvano anche voci che in Egitto Voronoff ebbe la possibilità di praticare sui condannati a morte – cosa che nel Europa del XX secolo non era ammessa (eccezione fatta per gli esperimenti nei campi di concentramento durante la Seconda Guerra Mondiale). Ha sperimentato la surrogazione di maternità con le scimmie: trapiantandole con le ovaie umane e fecondandole con lo sperma di uomo. Ha tentato con notevoli risultati di curare i ritardi mentali dei bambini e i disturbi psicologici. Ha trapiantati tessuti dei testicoli a più di 500 uomini in Francia e mille nella sua clinica in Algeria. Così, anche se non era l’unico chirurgo al mondo a fare trapianti del genere, è riuscito senza ombra di dubbio a realizzare una ricerca talmente grandiosa che fin ora non ha avuto eguali.

voronoff, creatureNel 1923 Voronoff è all’apice della sua carriera, il settimanale “Time” racconta che durante un congresso chirurgico internazionale a Londra i 700 più grandi medici di allora hanno applaudito il suo lavoro per il ringiovanimento delle persone anziane. Nel 1927 Voronoff dichiara che a breve in Europa e America ci sarebbero stati più allevamenti di scimmie che concessionari Ford. Negli anni trenta però la sua carriera in Europa viene interrotta. Nato in Russia e avendo tanti contatti coi medici russi, era sospettato di essere una spia. A causa della sua religione ebraica, non si sentiva più al sicuro in Francia dove fiorivano le leggi razziali naziste. Voronoff scappa in Algeria e poi in Svizzera. Il suo archivio e` sequestrato, il laboratorio distrutto. Per un po’ viene ancora perseguitato con pubblicità ingannevole, affermazioni speculative e l’invidia dei colleghi della vecchia scuola. Dopo qualche anno i pettegolezzi si calmano, nel frattempo i suoi seguaci continuano gli esperimenti iniziati da lui. Voronoff però non torna più al lavoro.

Nel 1991 la più importante rivista di medicina al mondo “The Lancet” ha dichiarato che gli esperimenti di Voronoff hanno avuto un preziosissimo ruolo nella scoperta degli ormoni. E` stato anche fatto un’osservazione strepitosa: il tessuto dei testicoli al contrario di tutti gli altri e` protetto dagli attacchi del sistemo immunitario. Cioè la tecnica del trapianto di testicoli inventata da Voronoff non comportava rischio di rigetto, e i testicoli di scimmia infatti potevano funzionare nel corpo umano. Questa inaspettata scoperta oggi viene usata per varie nuove tecniche di trapianti. Per esempio, per la cura dei diabetici: all’uomo vengono trapiantati tessuti di pancreas del maiale coperti con cellule testicolari (cellule del Sertoli) e il paziente così non corre rischio di rigetto senza terapia immunosoppressiva.

Le speculazione sui vivai di Voronoff a Grimaldi e in Algeria hanno dato corso a dubbi di bioetica legati al trapianto: e` ammesso togliere un organo da un animale per trapiantarlo nel corpo dell’uomo? Siamo sicuri che le scimmie non soffrano a causa del loro destino di donare organi? Cosi` sono state studiate le regole di bioetica che vengono modificate ancora oggi in base alle ulteriori scoperte etiche e psicologiche. Le problematiche nate nel vivaio di Grimaldi sono descritte anche nel libro del Nobel giapponese Kazuo Ishiguro, “Non lasciarmi”. Racconta di un campo per allevare bimbi e giovani destinati ad essere donatori di organi. Racconta dei sentimenti di chi dona e di chi riceve, sentimenti famigliari a tutti noi, perché in fondo la vita è un percorso di donare e prendere.

Irina Reydesmedical doctor, First Moscow State Medical University, ricercatore universitario e giornalista, autore di numerosi articoli scientifici e divulgativi.    

 

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