In un mio articolo pubblicato su Il Secolo XIX nel marzo del 2015,dopo aver assistito alla finale del Premio Paganini,con la strabiliante vittoria di Yang In Mo,ed un pubblico straripante ed in delirio,dicevo che “Il Paganini è tornato a splendere segno che anche a Genova,se si offrono occasioni di grande musica,con la guida di grandi musicisti come il “nostro”Maestro Fabio Luisi,in genovesi rispondono,desiderosi di vivere”la Bellezza in senso assoluto!”

Chi ha un pò di esperienza musicale e ha vissuto per anni immerso nella musica, sa che il Premio Paganini fa parte integrante della storia musicale di Genova e,come ha detto giustamente il Maestro Luisi in più occasioni ,solo parteciparvi è per ogni concorrente un prezioso biglietto da visita negli ambienti musicali di tutto il
Mondo.Arricchisce poi la fama del notro grande Teatro, a dispetto delle difficoltà che deve affrontare, deliziando il nostro grande pubblico.

Oggi veniamo a sapere ,increduli ed attoniti, che il Maestro Fabio Luisi,che doveva esserne ancora il direttore artistico, come nel 2015 ,non verrà per contrasti di carattere prettamente artistico-musicali con gli organizzatori del concorso.

Non possiamo nè vogliamo entrare nel merito di tale sorprendente situazione,ma non possiamo non chiederci con quali improvvidi criteri si possa aver creato una situazione tale da costringere il Maestro Fabio Luisi a rinunciare alla sua partecipazione,privando Genova,gli “autentici” intenditori di musica, od anche i semplici ma fondamentali amanti di tale arte,e i Genovesi tutti ,della ambita, in tutto il mondo, presenza di un tale Maestro.

Noi confidiamo che la competenza musicale ed il buon senso prevalgano,e che qualcuno che ne ha i poteri , rendendosi conto di quale grave errore si stia consumando intervenga subito per sanare questa situazione,e non offuscare quanto meno il Premio Paganini ,oltre a non compromettere presumibilmente anche ogni rapporto futuro con un tale grandissimo musicista ,che avevamo l’onore ed il piacere di avere ogni anno,almeno una volta, con noi al Carlo Felice alla direzione della nostra grande
Orchestra in esecuzioni indimenticabili!Che il suo non sia veramente un “addio”a Genova!!e che prevalga la eccellenza artistica e non altro!

Noi tutti ci contiamo!!

Avv. Enrico Colamartino

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