La Madonna del Rosario restaurata torna nella Concattedrale di San Siro
Nel 1867 Antonio Amoretti scriveva nel suo volume “Cenni intorno a varie opere d’arte” a riguardo della statua mariana che è in San Siro da oltre due secoli: “…Vi ha pur una Madonna del Rosario nobilmente vestita, e seduta maestosamente sopra una nuvola. Le sue bellezze sono d’una verginella modesta, bellissima, amabilissima, ed insieme esprimono i teneri affetti di una madre divina.
Essa protende con molta grazia il destro braccio, e col sinistro sostiene diritto sul ginocchio il Bambino, che tutto festoso e ridente porge ad un leggiadro Angioletto un grappolo d’uva; un altro bello Angioletto vagheggia la Vergine e tiene giunte le mani…” In quei lontani tempi, difficili e certamente meno opulenti di oggi, i nostri padri la vollero bella e pensarono di rivolgersi ad Anton Maria Maragliano e alla sua Bottega perché venisse realizzata.
In oltre duecentocinquanta anni di vita questa statua è stata un punto di riferimento per tante generazioni di sanremesi, ed è sempre stata portata in processione lungo le vie della Città di Sanremo. Di anno in anno l’effige mariana è stata muta testimone di tanti cambiamenti e di tanta devozione.
Ormai giunti ai nostri giorni il complesso ligneo aveva bisogno di essere sottoposto a un intervento di recupero e restauro che la riportasse a come i nostri padri la vollero nella prima metà del settecento.
Mons. Alvise Lanteri, Prevosto della Basilica Concattedrale di San Siro, nonostante gli innumerevoli impegni economici già presi per il completo restauro dei tetti e delle facciate esterne ed interne della chiesa madre di Sanremo, ha voluto rendersi promotore di questo ormai necessario ed indifferibile intervento. Alla restauratrice Raffaella Devalle di Ventimiglia è stato affidato il lavoro di riportare a vita nuova la statua, lavoro che l’ha impegnata per un lungo periodo cominciato con lo scorso mese di ottobre, quando la scultura lignea è stata disinfestata dagli insetti che divorano il legno e poi i vari saggi di prova per la pulitura, saggi sottoposti a verifica ed approvazione della Soprintendenza di Genova nella persona del funzionario dott. Alfonso Sista. Domenica prossima 30 settembre alle ore 16,00 in Basilica verrà presentato il restauro e sarà possibile ammirare la statua da vicino in tutti i suoi particolari e fini dettagli. Grazie a questo intervento si è anche riusciti a scoprire il vero autore dell’opera; infatti il dott. Alfonso Sista scrive: “Studi recenti, però, tendono ad escludere la statua dal catalogo delle opere di diretta esecuzione del maestro, nonostante manifesti piena condivisione con gli esiti alti della bottega: postura movimentata, resa scenografica dei panneggi e dei gesti, elevata qualità esecutiva, raffinate decorazioni a rocaille delle vesti luccicanti d’oro e in armonia con i repertori dell’atelier. Ma è soprattutto la diversa costruzione degli incarnati, come il volto della Vergine dalle forme meno eteree e classicheggianti, che non consente di attribuirne la paternità a Anton Maria Maragliano ma di assegnarla a un suo diretto e molto dotato collaboratore che altri hanno identificato, per confronto con altre opere conservate a Ovada, con il poco noto Giuseppe Campostano.”
Per l’occasione è stato realizzato il secondo volume della serie “San Siro chiesa della città” nel quale vi sono tante notizie relative alla statua, al suo restauro e alla storia della devozione di Sanremo alla Madonna del Rosario. Sarà possibile acquistarlo unitamente ad una pregevole stampa che riproduce la statua restaurata.