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“Il treno che ha cambiato e rivoluzionato le nostre vite, nel bene e nel male. Treno che unisce, che avvicina, che allontana… Ma c’è stato un momento preciso nel dopoguerra in cui il treno, i treni, erano quelli della felicità”La felicità, in questo caso, è una casa per bambini provenienti da tragiche situazioni del centro e sud Italia. È il racconto delle storie di solidarietà che li vede protagonisti e che vale la pena rispolverare. È il ricordo delle famiglie del Nord Italia che, per dare continuità agli ideali della resistenza, pur non avendo grandi disponibilità economiche, hanno ospitato questi bambini per lunghi periodi, talvolta per sempre, dando loro affetto e assistenza incondizionatamente.

Di queste storie si parlerà il 4 dicembre, a cominciare dalle 16,30 alla Talpa e l’Orologio, con Luigina Borgia, bambina ospitata dalla famiglia Aliprandi proprio nella nostra città.

Durante l’incontro sarà proiettato un video e sarà possibile acquistare il libro “C’ero anch’io su quel treno” di Giacomo Rinaldi

 

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