Se fosse un’inglesina a battezzare su strada l’arrivo del nuovo anno? E’ il caso del settimo modello della gamma Mini, arrivato dopo la Roadster. Paceman di familiare ha giusto il frontale (impreziosito da una cornice cromata) e il go-kart feeling del marchio, ma presenta linee ancor più dinamiche, muscolari e slanciate occhieggiando ai Suv nella parte inferiore e nei passaruota bombati in plastica nera, anche se è la prima Sports Activity Coupé nel segmento delle vetture compatte e di piccola cilindrata. La vista laterale punta tutto sull’aspetto sportivo con una superficie vetrata ridotta e  col tetto che scivola affusolato verso la coda con uno spoiler tipico di una coupé, mentre i cerchi sono generosi con tutti i loro 19 pollici. I montanti centrali sono stati abilmente cammuffati con la vetrata per passare in secondo piano.
Un’eleganza sportiva che si esplicita esaltando la larghezza della vettura amplificata appunto dal lunotto posteriore inclinato, che sovrasta le luci ad orientamento orizzontale, adoperate per la prima volta nelle Mini.
Il bagagliaio è capiente, dotato di un volume di 330 litri. La Mini Paceman (4,11 m di lunghezza per 1,79 di lunghezza con altezza 1,54m) è declinata in otto colori, fra cui le nuove varianti Brilliant Cooper, Blazing Red e, in esclusiva per la Mini Paceman, Starlight Blue. Il tetto e le calotte degli specchietti retrovisori esterni possono essere verniciati nella tinta della carrozzeria, in bianco o nero.
L’abitacolo è comodissimo come sempre per quattro passeggeri e rinnovato in alcuni aspetti come i tasti degli alzacristalli intergrati nella pannellatura interna delle portiere, il design della plancia con nuove finiture, il “central rail” che fa spazio fino ai sedili posteriori ai complementi per oggetti e che consente al bracciolo centrale di scorrere. Di serie il cambio manuale a sei marce, opzionale l’automatico a sei rapporti.
La trazione è anteriore, le varianti di trazione integrale ALL4 sono accessibili alla Paceman Cooper S, alla Paceman Cooper SD e alla Paceman Cooper D.  Diversi quindi i modelli per una spesa compresa tra i 24.500 euro della Mini Paceman Cooper e i 31.500 della Mini Pace Cooper SD con quattro ruote motrici.
La Mini Paceman Cooper S ha  184 CV (135 kW) a 5.500 giri ed una coppia massima di 240 Nm disponibile tra i 1.600 ed i 5.000 giri, ma può arrivare a 260 Nm con overboost. Accelera da 0 a 100 km/h in 7,5 secondi (7,8 secondi con cambio automatico) e raggiunge una velocità massima di 217 km/h (212 km/h) per consumi medi di 6,1 l/100 km (7,1 litri). E’ la più performante,ma la Cooper D regalerà il giusto compromesso tra prestazioni e giusta spesa, disponibile nella versione 1,6 litri con cambio manuale oppure 2 litri con cambio automatico, potenza di 112 CV (82 kW) a 4.000 giri ed una coppia massima di 270 Nm in un intervallo di 1.750 e 2.250 giri, accelerazione da 0 a 100 km/h di 10,8” (11,2”) ed una velocità massima di 187 km/h (182 km/h), per un consumo medio di 4,4 litri/100 km (5,6). G.C

 

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