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Il servizio pubblico radiotelevisivo costa ai contribuenti 8 milioni al giorno, 300 mila euro all’ora. La Rai in 20 anni pensa di ricevere dagli italiani 50 miliardi di euro. Cifre da capogiro. Se ci fermiano ad analizzarle ci assale un mare di legittime domande e considerazioni. Per esempio “ma il servizio e l’informazione che quotidianamente ci propina Mamma Rai, sotto il profilo, dei contenuti,  della qualità e dell’obiettività, vale davvero queste cifre? Ed ancora è giusto continuare a pagare il canone quando ci sono tante altre emittenti e realtà di informazione, radiotelevisiva e su carta, che non solo non funzionano in ragione di monopolio, non ricevono soldi dallo Stato e sono valide,  ma si autofinanziano con la pubblicità”?
Di fronte a questi numeri e al fatto che il 6 maggio del 2016 scadrà la convenzione Stato-Rai per il cosidetto Servizio Pubblico e che il Parlamento dovrà decidere se rinnovare la Convenzione Rai o cambiare nel caso esistessero soluzioni migliori per tutti, il senatore ligure indipendente Maurizio Rossi ha dato il via alla alla prima consultazione pubblica sul servizio pubblico di informazione in Italia.  Rossi, che fa parte del gruppo SCpl ed è membro della Commissione parlamentare Vigilanza servizi Radiotelevisivi, ha creato il sito Cambiamolarai.it. Consultandolo, a chi va a leggerlo su internet da la possibilità di ragionare ed eprimere la propria opinione su cosa intendiamo per servizio pubblico, non solo televisivo, ma anche radiofonico, web e della carta stampata. Insomma se si è soddisfatti o delusi, se è giusto che si paghino 113 euro di canone l’anno o se è un furto,  se deve essere gratis o costare meno ed offrire di più.
Il sito www.cambiamolarai.it del senatore Maurizio Rossi, che vuole diventare il punto di riferimento di chi vuole un servizio pubblico migliore, offre agli utenti ed abbonati Rai dati, informazioni e questionari chiedendo loro di rispondere a domande tipo “Ti ritieni soddisfatto di quanto è stato fornito dalla Rai in questi anni come servizio pubblico? Ritieni corretto che la Rai percepisca introiti sia dal canone che dalla pubblicità? Ti risulta chiaro quali servizi (programmi) siano pagati con i soldi del canone? La Rai costa 300 mila euro l’ora. Immaginavi un costo del genere che di fatto viene sostenuto quasi esclusivamente dai cittadini? Pensando ai programmi Rai per quali saresti disposto a pagare un canone?
Cambiamolarai.it propone un vero e proprio referendum, una crociata in piena regola per cercare di ottimizzare a 360 gradi il servizio pubblico d’informazione, un futuro ed eventuale canone, difendere il portafoglio degli italiani.

 

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