Esce in perfetta sintonia col prossimo Natale ed anche in sintonia cronologica con l’approssimarsi del settecentenario della scomparsa di Dante alighieri, l’ultimo prodotto editoriale di Enzo Marciante: “Dante all’Inferno” , Coedit Edizioni, un volume che affronta, a fumetti, la genesi della Divina Commedia e il faticoso attraversamento dell’Inferno, del Regno dei Dannati… soprattutto del Regno quasi incontrastato dei Diavoli.

Diavoli che, accortisi che un Vivente si accinge a violare il “loro” esclusivo territorio, decidono di monitorare l’intruso dall’inizio alla fine del viaggio: lo scopo è verificare cosa verrà scritto su di loro, per eventualmente intervenire a censurarne il resoconto!

Dante, con l’appoggio sostanziale del poeta Virgilio, riesce ad eludere ogni trama dei Diavoli, soprattutto dei terribili Diavoli Neri, i Malabranche, dominatori delle Malebolge.

Per finalmente giungere al centro della Terra, nel gelido regno del capo di tutto, quel Lucifero che, cacciato dal Paradiso, ha provocato la voragine a imbuto dove sono collocati Gironi e Bolge Infernali.

Marciante, nei suoi fumetti usa un linguaggio attuale, modernissimo, a commento rigoroso ed esplicativo dei significati delle terzine dantesche risalenti a 700 anni fa, fedelmente riportate però a corredo di ogni episodio trattato. Nelle intenzioni dell’autore è evidente il tentativo, sfruttando con maestria la prodigiosa immediatezza del linguaggio del fumetto, di rendere intrigante, comprensibile ed apprezzabile la melodiosa poetica del Sommo, soprattutto a chi non ne ha avuto molta dimestichezza in precedenza.

STORMI

Notevole il lavoro ricostruttivo delle architetture che compongono la complessa struttura del Regno dei Dannati, con i giganteschi Gironi a cerchi concentrici, le Bolge con gli slanciati ponti di roccia su mari di fuoco, i ghiacci e i venti gelidi che spazzano la palude del Cocito… il tutto immerso nella pesante atmosfera resa irrespirabile dai miasmi sulfurei, dalle ebollizioni di pece, nelle profonde tenebre dell’Oltretomba rischiarate solo dai bagliori dei fuochi eterni che tormentano le Anime Dannate.

Interessanti le interviste che Dante riesce a “rubare” ai più celebri dannati, struggente Francesca da Polenta nel suo amore eterno per Paolo, intrigante Ulisse nel proporre la sua sete di conoscenza, Ugolino nell’esprimere tutto il feroce disprezzo per l’arcivescovo Ruggieri… mentre tutto un divertente complesso di attività ricreative dei Diavoli, che fa capo al circolo “Papè Satan Aleppe” sta a coronamento del viaggio del Vivente che finalmente, con un’audace arrampicata sul dorso peloso di Lucifero, esce a “riveder le stelle”.

 

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