Dario Argento The Sandman

MUSICA SU PELLICOLA, LE NOTE SI TINGONO DI ROSSO

Nel pieno della psichedelia anni ’60, nel fervore costruttivo del progressive anni ’70, è a cavallo di questo periodo che si forgiano i Pink Floyd, band simbolo dello sperimentalismo britannico più puro, più effervescente e più rock di tutti i tempi. Grazie a loro la musica è diventata il giusto assemblaggio tra classicismo e modernità creando una frizzante spirale sonora che alterna momenti complessi e non immediati con ritmiche sempre più melodiose e affascinanti, rasentando a volte la commercialità. Come non smettere infatti di canticchiare ‘Money’ che si è depositata nei più attivi dei neuroni, hit sorprendente e attualissima che denuncia lo sperpero della pecunia, e come invece restare totalmente spaesati, come di fronte a uno dei più difficili brani di musica classica come lo è Echoes, lunga 24 minuti, per niente orecchiabile ma sopraffina. Avendo pubblicato più di 14 album in studio la band ha visto cambiare molti dei suoi elementi preponderanti, come Syd Barret e Roger Waters, e ha visto anche la dipartita degli stessi come quella del tastierista Ricky Wright, mantenendo però sempre quel sound accattivante che da sempre l’ha contraddistinta.
Ad oggi I Pink Floyd hanno venduto più di 250 milioni di cd in tutto il mondo e ora, a 20 anni di distanza, usciranno a ottobre con una nuova opera, The Endless River. ‘Nuova’ per modo di dire perché i brani sono sì inediti ma risalgono a vent’anni fa, sono delle registrazioni fatte in contemporanea con il loro album The Division Bell del ’94. Molta attesa dai fan comunque, perché nonostante ci siano solo sopravvissuti come l’instancabile voce e chitarra David Gilmour, la musica, quella vera, non muore mai.
E la buona musica non ‘intacca’ solo le orecchie ma anche gli occhi, il mitico Iggy Pop, star simbolo del rock al pari di Bowie questa volta non canterà ma vestirà i panni di un infernale assassino nel nuovo film di Dario Argento. Musica per gli occhi quindi, sul grande schermo assisteremo a terribili uccisioni che commetterà il famoso cantante di “The Passenger” vestito da novello Jack lo squartatore pronto a tumefare con violenza le pupille degli spettatori. Spregiudicato Argento, dopo il successo di Dracula in 3d, torna sul grande schermo e lo fa con la violenza e maestria visiva che tanto lo caratterizza. Iggy Pop, già psicopatico malvivente ne Il Corvo 2, in cui armato di siringa uccideva incauti informatori, incarna visivamente il male, un po’ come lo era Alice Cooper nel vestire i panni del papà di Freddy Krueger.
Apriamo l’ombrello quindi e aspettiamo la pioggia di rosso che ci investirà, cosa aspettarci di più? Che questa volta il maestro della paura, approfittando della rock star, faccia cantare il suo assassino mentre compie i delitti? Un po’ come faceva Alex di Arancia meccanica che cantava Singin’ in the Rain mentre compiva i suoi misfatti.

Francesco Basso

 

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