Genova- Con gli studenti e per gli studenti. Potrebbe essere questo il motto dell’Università degli Studi di Genova che, grazie all’impegno del Magnifico Rettore e dei docenti,  si arricchisce di un nuovo curriculum nell’ambito della laurea magistrale in Scienze Internazionali e della Cooperazione . Un’eccellenza che non ha pari nel nord Italia per quanto riguarda la formazione pubblica sia per tipologia di offerta sia per qualità. Le dimensioni sono modeste per ora ma in crescita: 106 gli iscritti a fine maggio al corso di laurea magistrale in Scienze Internazionali e della Cooperazione suddivisi in 63 al primo anno e 43 al secondo. Dati che attestano già una crescita significativa e che vanno letti tra i curricula attualmente esistenti come 46 per Relazioni Internazionali e Studi Europei (26 al primo anno e 16 al secondo) e 59 per Cooperazione e Politiche dello Sviluppo (37 al primo anno e 27 al secondo). Gli studenti presumibilmente di origine straniera sono circa il 27% del totale. Come spiega il Prof. Mauro Spotorno, tra le anime del progetto, all’interno del corso più di un quarto degli iscritti è di origine straniera come radici e per quanto concerne la composizione, comunque al di là di quanto si potrebbe immaginare i latino-americani non sono tantissimi. Molti provengono dal Nord Africa.

L’ottimo andamento dell’Erasmus, continua Spotorno,  e le diverse componenti straniere ci hanno fatto riflettere sull’urgenza, compatibilmente con le nostre risorse, di offrire insegnamenti in lingua che aiutino anche gli studenti italiani ad essere maggiormente preparati alle sfide del mondo del lavoro. Un mondo del resto sempre più globalizzato e dove spesso gli italiani difettano sul piano linguistico. Il corso, che partirà il prossimo anno accademico, prevede spagnolo ed inglese e poi una lingua a scelta tra francese, tedesco, russo e arabo ad esempio. Lo studente deve acquisire almeno una conoscenza avanzata di una delle diverse lingue (per intendersi paragonabile al livello B2 dei quadri di riferimento europei). Sono coinvolti diversi docenti di chiara fama: Gerdes Joachim Hans Bernd, Salvatore Bruno Barba, Aristide Canepa, Daniela Carpani, Laura Carpeneto, Andrea Catanzaro,Pierangelo Celle, Fabrizio Coticchia, Lorenzo Cuocolo, Alberto De Sanctis, Manuela Elisa Giolfo, Maria Eleonora Guasconi, Alberto Masoero, Mara Morini, Ahmed Ismail Ahmed Nasser, Francesco Pierini, Nataliya Kardanova, Guido Levi, Agostino Massa, Isabella Pesce, Lara Piccardo, Francesco Pierini, Giovanni Battista Pittaluga, Lorenzo Schiano di Pepe, Andrea Fabrizio Pirni, Daniela Preda, Mauro Spotorno, Daniela Tarantino, Livia Tonelli, Gian Marco Ugolini, Chiara Vangelista, Giovanni Battista Varnier e Andrea Vindigni. Ecco alcuni esempi di corsi: the law of international organizations, developing countries and constitutional law, langue, culture ed institutions des pays francophones, lengua, cultura e instituciones de los paises hispanofonos e antropologia culturale.

Come continua il Prof. Mauro Spotorno aprirsi al mondo linguistico e culturale ispanofono- una realtà scarsamente rappresentata nell’offerta didattica universitaria italiana nonostante essa costituisca uno dei principali bacini linguistici mondiali e rinvii ad un’area geografica che intrattiene intensi e consolidati rapporti culturali, economici e di cooperazione con l’Italia- è fondamentale. Il progetto si prefigge di raggiungere due diversi obiettivi. In primo luogo d’intercettare il bacino di utenza costituito dai potenziali studenti ispanofoni presenti in un’area di gravitazione che a nostro giudizio travalica i confini della regione e potenzialmente si spinge ad interessare buona parte dell’Italia nord-occidentale. Liguria, Piemonte e Lombardia nel loro insieme contano infatti una platea di oltre 132.000 immigrati di origine latino-americana, per quasi un quarto (circa 29.000) presenti in Liguria, a fronte di un totale di oltre 354.000 presenze in Italia. Si tratta peraltro di una comunità che manifesta una scolarità significativamente più elevata delle altre presenti in Italia, essa infatti pur costituendo solo il 7.7% del totale della popolazione straniera contribuisce in ragione del 9.4% al totale degli alunni di origine straniera. In secondo luogo, ma parimenti importante, questa scelta risulta funzionale alla possibilità d’intensificare i già significativi scambi con le Università spagnole attivati nell’ambito del progetto Erasmus. Tra le altre novità- continua il Prof. Mauro Spotorno- ci sono anche le attività integrative in italiano al livello base o avanzato per fornire a tutti gli studenti (italiani compresi eventualmente) gli strumenti per poter perfezionare le proprie competenze linguistiche e comunicative su settori tecnici come la realizzazione di tesi di laurea o report. Sempre all’avanguardia anche gli strumenti del centro linguistico di Ateneo, un’Università che non guarda solo alla teoria, ma che fa crescere gli studenti anche dal punto di vista personale e lavorativo con periodi di tirocinio in aziende o enti specifici del terzo settore ovvero che si occupino di problematiche di sviluppo e cooperazione.

Sono questi alcuni dei punti che verranno affrontati nel prossimo salone dell’immatricolazione, per maggiori informazioni accedere al link http://dispo.unige.it/didattica/magistrale/scienze-internazionali-cooperazione-2016-2017.

Giulia Cassini

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