‘Gli inganni del linguaggio’, al Teatro dell’Attrito
Venerdì 12 maggio 2017 al Teatro dell’Attrito (via Bossi, 43 Imperia Porto Maurizio) alle ore 16.30 appuntamento all’insegna della cultura e della curiosità con GLI INGANNI DEL LINGUAGGIO: LE FALLACIE INFORMALI.
L’incontro è tenuto dal prof. Silvio Zaghi dell’Associazione di Cultura Filosofica “Michele De Tommaso” ed è improntato alla valorizzazione del linguaggio, del suo uso corrente e passato. Capire le tecnologie, i media di oggi, addentrarsi alle dinamiche della comunicazione e del loro utilizzo, sono tutte azioni che sarebbero impossibili senza un giusto utilizzo e comprensione del linguaggio.
Il prof Silvio Zaghi, utilizzando brani di riferimento, spaziando da Aristotele a Karl Popper, traccia un percorso filosofico e storico fatto di parole, comunicazione, costruzioni di frasi ed enunciati che caratterizzano il pensiero umano, l’animo comunicativo, l’indole ad assimilare concetti, ragionamenti mentali atti a migliorare, apprendere e progredire.
Il linguaggio è uno degli elementi più puri che denota l’uomo, che lo contraddistingue e lo fa muovere nella società e nell’esistenza.
In un momento storico in cui i computer cercano sempre di più di addentrarsi nella vita dell’individuo, in un periodo tormentato dalle immagini, dai video, dai social, dai messaggi ‘take way’ / usa e getta, in un’Italia dove ci sono più persone che scrivono di quelle che leggono (il che fa pensare e riflettere, non a caso si dovrebbe innanzitutto leggere prima di scrivere e quindi prima imparo il linguaggio e poi lo parlo), ricordarsi le origini delle parole, le origini da tutelare del nostro cammino culturale, è un atto fondamentale e importante.
Francesco Basso
PER SAPERNE DI PIU’:
Un assaggio delle argomentazioni dell’incontro:
“Nei testi argomentativi, la validità delle tesi sostenute e quindi la possibilità di raggiungere lo scopo di convincere gli altri, dipende molto dalla natura degli argomenti portati, ma anche dal modo in cui è organizzato il messaggio e, principalmente, dalla forma linguistica in cui esso viene calato. Nella nostra attività comunicativa quotidiana non dobbiamo saper soltanto sviluppare strategie linguistiche per difendere e far accettare dagli altri una nostra tesi. Più spesso ancora dobbiamo essere in grado di analizzare accuratamente il ragionamento degli altri per valutare quale opinione dobbiamo farci del messaggio che ci viene trasmesso, e per stabilire se lo abbiamo compreso in tutte le sue sfumature e se aderiamo alle posizioni o affermazioni dinanzi a cui veniamo a trovarci. Insomma, oltre che cercare di convincere innanzitutto noi stessi e poi gli altri, spesso dobbiamo anche decidere se farci convincere, o no, dall’argomentazione altrui.”
(V. Lo Cascio, Grammatica dell’argomentare, La Nuova Italia,1991, p.38)