Iamundo in gara il 22, “le prossime con la musica di Sanremo” per concentrarsi

Maruska Iamundo ad una prima occhiata sembra una ragazza come tante, bel portamento, fisico atletico e largo sorriso, ma è la promessa azzurra di Tokyo 2020. Una judoka dalla disciplina ferrea, atleta di punta del Judo Club di Ventimiglia (Maestri Rocco, Antonella e Katya Iannucci), che si rilassa nei pre-incontri sentendo buona musica, compresa quella festivaliera. Tra gli ultimi appuntamenti di preparazione quello a Lignano Sabbiadoro con oltre 400 atleti da tutta Europa, mentre in questi giorni sta lavorando a Ventimiglia.

Fai parte del Judo Club Ventimiglia? Con chi ti alleni? È un club forte?
Iamundo: «Faccio parte del Judo Club Ventimiglia da sempre, da quando da piccola ho iniziato a fare judo. Mi trovo molto bene con i compagni di allenamento e con i Maestri. Sono orgogliosa di far parte del Judo Club Ventimiglia perché è una società storica del judo italiano e ha sempre portato a casa ottimi risultati. Senza l’appoggio della società sicuramente non avrei raggiunto questi risultati».
Sei stata sul podio nel 2016 in Coppa Italia, quali sono i tuoi prossimi obiettivi?
Iamundo: «Mi piacerebbe fare podio agli assoluti e anche in Coppa Europa. Il mio obiettivo è quello di migliorare sempre di più, con allenamenti costanti e tanta determinazione».
Quali prossime competizioni affronterai? Dove possono vederti i tuoi fan?
Iamundo: «Domenica 22 parteciperò ai Campionati Regionali a Genova, poi tra due settimane ci saranno i Campionati Italiani Assoluti a Ostia, dopo queste gare inizierò il circuito internazionale delle Coppa Europa».
Ti piace la musica? Seguirai il Festival di Sanremo?
Iamundo: «Mi piace un po’ tutta la musica, la ascolto anche prima delle gare, mi aiuta a concentrarmi. Nei ritagli di tempo seguirò il Festival».
Come si concilia sport e scuola? Se è possibile come ci sei riuscita negli anni?
Iamundo: «Si può conciliare sport e scuola se si ha la voglia e la pazienza di stare dietro a entrambi ottenendo buoni risultati in tutte e due. Devo ammettere però che per me non è stato facile. Ho finito le scuole superiori circa due anni fa, quindi adesso non studio, ma sto cercando lavoro».

a cura di Giulia Cassini