Il caso di omicidio di Meredith Kercher è stato discusso a Palazzo Tagliaferro, ad Andora, dalla criminologa Roberta Bruzzone, dall’avvocato Francesco Maresca, legale che ha seguito il caso della studentessa inglese uccisa, e dal caporedattore Tgr Umbria Alvaro Fiorucci.
Gli ospiti si sono soffermati sui reperti, sulle prove, sulla portata mediatica di uno dei processi più seguiti in Italia e all’estero. Rudy Guede fu condannato in primo grado, Raffaele Sollecito e Amanda Knox furono assolti. Nonostante il risultato del processo, Roberta Bruzzone, Alvaro Fiorucci e Francesco Maresca si sono detti perplessi per via di un meccanismo organizzativo secondo loro un po’ farraginoso, nel senso che si è puntato più a prove genetiche che a ricostruzioni effettive del delitto. Alvaro Fiorucci, dando modo di presentare la versione dei fatti contenuta nel suo libro “Reperto 36” (Morlacchi Editore), spiega che al processo le prove più determinanti sono state quelle del Dna. Roberta Bruzzone ha spiegato che nonostante il verdetto sia stato da tempo emesso, ad oggi mancherebbe una vera e propria catarsi, il dubbio secondo lei è che ci siano ancora dei colpevoli impuniti legati alla vicenda.
Sabato 16 luglio è stato anche il giorno di Rudy Guede: si è laureato con 110 e Lode con la tesi “Storia e mass media. I mezzi e i luoghi della divulgazione storica”.
Il 12 febbraio 2016, all’interno della rubrica 6 OnLine, abbiamo intervistato Raffaele Sollecito durante il Festival di Sanremo. Il video integrale lo si trova su http://video.ecodellariviera.it/v/b-7ZIJ7hhYE.php
Il Festival “Andora Noir” continua con la pubblicazione di MareNoir (Cordero Editore) dove la realtà, purtroppo, supera ogni fantasia.
Francesco Basso
Roberta Bruzzone assieme a un fan e criminologo imperiese Daniele Chirico
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