Il profumo inquina ed è nocivo alla salute! Campagna ecologista made in Usa
E’ arrivata anche da noi l’ ultima battaglia ecologista intrapresa dagli U.S.A. Dopo il fumo, i grassi, i biberoni ecco la guerra al profumo.
Da anni molti Stati americani lanciano divieti ed esortano a usare le fragranze con “intelligenza”. In testa la salutista California che da tempo ha proibito l’ ingresso a uffici comunali, pubblici, presidi medici, persino parchi a chi fa uso di profumo. Sostanze odorose sono utilizzate in tantissimi prodotti: cosmetici, deodoranti, detersivi, tutto ciò che ci circonda e che ci profuma.
Il motivo della crociata è che la ricerca scientifica, dottor Clark Kaufman della Pennsylvania in testa, ha ormai dimostrato che il profumo, oltre che a inquinare l’ ambiente e ad utilizzare indiscriminatamente quantità enormi di fiori, petali di rosa, gelsomino, baccelli di vaniglia ecc., è gravemente nocivo alla salute. Può,infatti, causare dermatite irritativa, da contatto, foto allergia (la pelle si macchia se sposta al sole), pruriti e problemi respiratori anche gravi.
Abituati come siamo a non riconoscere più i nostri odori corporei, anzi ad esserne disturbati (basta salire su un bus all’ ora di punta), come faremo a rimediare se un divieto simile dovesse (saggiamente) arrivare fino a noi? Basterà la preoccupazione per il buco nell’ ozono, le piante i fiori depauperati, la paura di allergie spesso fastidiose a tenerci alla larga dal nostro profumo preferito? Dal dopobarba per l’ uomo che non deve chiedere mai? Dal deodorante che si attiva in caso di necessità? E come si potrebbe risolvere questo banalissimo problema che, forse, tanto banalissimo non è? Dovremmo ricordarci , allora, che l ‘olfatto è il più primitivo dei nostri sensi e imparare di nuovo, perciò, a utilizzarlo e ad apprezzarlo.
Scopriremmo, certamente, cattivi odori e cattive abitudini, ma anche odori “buoni” che sapranno risvegliare emozioni vive, ricordi lontani, dimenticati.
Le secrezioni umane non sono esattamente olezzo di verbena, ma chi ne soffre in modo particolare può senz’ altro fare ricorso ad un antico metodo sempre efficace. Igiene e cura personali, bicarbonato e il buon vecchio sapone di Marsiglia, versatile ed efficace.
Sarà bene dimenticare cosa asseriva una volta Coco Chanel: “Una donna senza profumo è una donna senza futuro”. Non sapeva nulla del messaggio di allarme ozono-allergia lanciato da U.S.A.-To Day all’ America e a tutto il mondo civile e profumato.
Saprattutto non sapeva che un giorno ben altro che il profumo avrebbe insidiato il futuro delle donne.
Carla De Palotta