Il Rumore del Bianco all’Arci Camalli di Imperia

Il Rumore del Bianco nota band, di formazione ligure, presenta le sue ultime creazioni sabato 1° agosto, alle ore 22,30, al circolo Arci Camalli ACPO, Via Bastioni di Mezzo, di Imperia Oneglia.
Il gruppo, formatosi nel 2010, tra i gradoni di quello che fu il DAMS di Imperia, durante una pausa tra i corsi di Storia del Cinema e Semiotica delle Arti, più che una band tradizionale, come gli stessi musicisti affermano, è il nome del progetto musicale di 5 amici che suonano e compongono oramai da diversi anni. Il loro genere musicale è molto originale, quasi tutto strumentale, ci offrirano in questa serata estiva tutta imperiese note profonde, scavando nel senso profondo della musica per un viaggio oltre i confini del tempo, poesia per le orecchie e per i sensi. Andreas Amaro uno dei componenti della band afferma:

Non esiste un genere identificativo per la nostra musica; anche se è possibile ricondurla alle vie musicali che prende il rock contemporaneo, con una serie di caratteristiche e di tendenze più o meno diffuse, e che la definizione ‘’post-rock’’ -in uso già da qualche decennio- ha tentato di rendere classificabile. Infatti sono riconoscibili alcuni elementi espressivi tipici, come i ‘noise’ elettrici della chitarra che si alternano o si intrecciano alle melodie e agli arpeggi dei synth elettronici; le composizioni sono quasi esclusivamente strumentali; la ricerca del timbro e dell’impasto sonoro trovano la loro giusta dimensione in pezzi di ampio respiro e internamente divisi in movimenti, vicini concettualmente alle suite della musica classica; e lunghe espressioni emotive ed introspettive non è difficile che vengano risolte, improvvisamente, dall’elettronica e dalla melodia. La dilatazione dei tempi nasce, però, anche da un’altra esigenza stilistica: la composizione è influenzata da un immaginario di tipo cinematografico, e la durata risponde ad una necessità quasi filmica -i loro pezzi, di fatto, potrebbero essere delle colonne sonore-; inoltre, i movimenti, le varie idee musicali, dialogano all’interno dello stesso brano come le inquadrature e le sequenze in un ‘montaggio’ musicale

I componenti del Rumore del Bianco sono alla chitarra Andreas Amaro torinese di origini ma imperiese d’adozione, grande chitarrista che precedentemente ha saputo regalare la sua maestria con lo strumento al noto gruppo imperiese “Alterea” facendone parte per un periodo di tempo, si è laureato al DAMS di Imperia con una tesi in musica sul post rock e rock sperimentale canadese; Francesco Torre genovese che dopo la Laurea in musica ambientale ha saputo portare tutto il suo sapere e la sua esperienza di creativo musicale a Londra dove ha frequentato un master in sound engineering, lo ritroviamo ai sintetizzatori e programmazione; Marco Romagna genovese grande appassionato di cinema e critico nei più famosi Festival Cinematografi da Roma a Locarno, si è laureato con una tesi su Quentin Tarantino analizzando Inglourious Basterds con particolare attenzione ai riferimenti metacinematografici, nella band è alla batteria; la new entry Carlo Gibellini, lavora nella sanità, come infermiere, è alle tastiere e sintetizzatori, posto che un tempo fu del regista cinematografico pietrese Domenico Punteriero, anche lui damsiano, esperto dei film di Werner Herzog che ha trattato come argomento della tesi finale, oramai a Roma per lavoro, che forse nella serata di sabato ci regalerà una piacevole incursione sonora, aggiungendosi al resto della band.

Il Rumore del Bianco, sia nella vecchia che nella nuova formazione, ha suonato in numerosi locali della Liguria e del Piemonte, e la loro professionalità, passione e la voglia di divulgare le loro “Guarda come frizza il limone” e “Se potessi usare le posate”, solo per citare alcuni titoli dei loro numerosi componimenti, li ha portati a fare tappe anche europee, precisamente a Londra. Il live verrà arricchito anche con video-proiezioni, accrescendo la natura suggestiva e del concerto.
Pamela Pepiciello