IL TOUR DI AJAD AKAAM E IL MISTERO DI PAX MUNDI
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Continua a crescere l’interesse del “popolo” di Facebook intorno all’ ex scrittore di noir Daniele G. Genova, che ora in molti conoscono col nuovo nome di Ajad Akaam. Di giorno in giorno il suo calendario d’incontri col pubblico s’infittisce, tanto che ormai le date già fissate del suo “tour” italiano arrivano alla fine di giugno, tra queste: Genova, Savona, Firenze, Napoli, Pozzuoli, Salerno, Benevento, Montesilvano, Pescara, Fano, Piacenza e Modigliana (Forlì) dove è già stato. Prossimamente sarà la volta di Bologna, San Pietro di Strà (Ve) e Castelbuono delle Madonie in provincia di Palermo.
Il nostro giornale lo ha incontrato per una breve intervista.
Ajad, sappiamo che la tua avventura è partita quasi per caso da Facebook e ora il tuo libro è già stato tradotto in spagnolo e si sta già lavorando anche alla traduzione in portoghese e inglese, come ti spieghi questo fenomeno?
Non ho mai pensato a una spiegazione, è qualcosa che sta accadendo e questo è semplicemente un dato di fatto più che un fenomeno. In realtà c’è molta sofferenza interiore nella nostra società e per quanto riguarda la mia esperienza ho visto che gran parte di essa nasce dall’identificazione con l’idea di un io.  Il messaggio che sto portando non è qualcosa di nuovo, è un messaggio antichissimo. E se di novità si può parlare essa risiede nel modo col quale lo esprimo. Il mio sforzo è tutto lì: nel cercare di rendere più il semplice possibile ciò che in passato è stato espresso in maniera più complessa per questioni legate alla naturale evoluzione del linguaggio.
Hai detto molte volte che tu non cerchi seguaci, ma in realtà sono sempre di più le persone che seguono le tue “note” su Facebook, e il tuo libro: “Il miracolo sei tu” edito da Cordero Editore sta avendo un ottimo successo. Come si conciliano le due cose?
Si conciliano in maniera molto semplice. Scrivo ciò che sento di scrivere e se chi legge vi trova qualcosa d’interessante la relazione è stabilita, accade da sola. Con moltissime delle persone che ho incontrato nelle varie città siamo diventati amici, molte di esse sono anche venute a trovarmi a casa. E questa è stata una grande gioia. Un tempo, quando scrivevo noir, pensavo al pubblico come a un pubblico di lettori, oggiinvece sento amicizia verso di essi, un senso di fratellanza, di condivisione. In questo modo non mi viene più di ragionare in termini di numeri o di fidelizzazione rispetto al mio lavoro. Oggi per me è fondamentale la relazione umana, l’amichevolezza, la gioia di un abbraccio per esempio.
A proposito di abbracci, sembra che i tuoi stiano diventando famosi, ce ne puoi parlare?
Certo che no, come posso parlare di un abbraccio? Come posso trovare le parole per esprimere ciò che “passa” in un abbraccio? In un semplice abbraccio possono accadere molte cose, ma nessuno può dire quali. Quando abbracci un amico e spuntano le lacrime cosa puoi dire? L’abbraccio è un mistero, un mistero molto profondo. L’abbraccio può diventare un vero e proprio bagno d’amore nel quale si possono “lavare” molte ferite. A questo proposito vorrei ringraziare di cuore tutte le creature che mi hanno accolto, tutti gli amici che mi hanno ospitato e che appunto mi hanno donato i loro abbracci e la loro amorevolezza.
Ajad, parlando di misteri, scorrendo il tuo profilo Facebook ne abbiamo trovato uno in un tuo ringraziamento all’Associazione Pax Mundi di Modigliana, in provincia di Forlì, dove sei stato di recente. Ce ne puoi parlare?
Certo, ma non posso dire più di quanto abbia già detto: stando in quel luogo è stato come se la percezione del tempo subisse una forte variazione. E’ successo anche alle persone che mi hanno accompagnato: siamo stati lì tre giorni e ci sono sembrati una settimana.
Come ti spieghi questo fenomeno?
E’ stata una sensazione molto forte. Ma l’hai detto tu stesso: è un mistero, cos’altro posso aggiungere?
La mente umana vorrebbe sempre dare una spiegazione a tutto, ma non sempre è possibile. E quando una spiegazione non è possibile ecco che il mistero acquisisce di colpo tutta la sua bellezza e la sua profondità , una bellezza e una profondità che bastano a sé stesse. Non è meraviglioso?
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