altan pimpa

Si introduce per il terzo anno consecutivo la Mostra internazionale di illustratori contemporanei con 48 autori, selezionati attraverso concorso tra ben 753 partecipanti da tutto il mondo su tema “X” nelle sale della villa Grimaldi Fassio diretta da Maria Flora Giubilei. X banalmente come la lettera dell’alfabeto o come l’incognita in matematica o l’operazione che moltiplica , come la triste firma di un analfabeta, come la X del tris che giocano i bambini spensierati. Ma la X è anche quella dei sognatori: un incrocio di strade cioè un’incognita, il nascondiglio dove è sepolto un tesoro cioè lo scopo della nostra vita, è l’ora fatale quella della fine, è la magia del cromosoma ovvero del mistero della vita, è ciò di cui avete paura. In questo caso sono gli sviluppi della creatività degli artisti selezionati da Tapirulan (Il “premio della critica” è già stato assegnato a Federica Bordoni, mentre il “premio popolare” se lo è aggiudicato Matteo Anselmo) presenti in mostra fino al prossimo 7 giugno. Un’esposizione che diventa storica grazie alla generosa partecipazione di Francesco Tullio Altan, di cui si possono ammirare ben 200 opere originali inserite nelle sale del museo su un percorso ben diviso tra i fumetti e le vignette (Cipputi archetipo dell’operaio, pieno d’ironia e di buon senso, le bellone sexy dalla battuta pungente, l’avventurosa Ada, lo squallido Friz Melone, il fantastorico Colombo), i personaggi per bambini (Pimpa, Kamillo Kromo, Kika) e le tavole che illustrano libri di Gianni Rodari, e ancora le copertine per Panorama e
Il Venerdì di Repubblica, le tavole con diverse tecniche realizzate per i libri di Swift, Piumini e Gogol.

Una tavola in particolare celebra la nostra città e la musica: è la sensuale “Illustrazione per un manifesto di un concerto jazz a San Remo” realizzata nel 1992 con china e pennarelli. Ma se dici Altan pensi subito alle vignette satiriche: come spiega lo stesso artista “quando faccio una vignetta inizio pensando alla battuta.

Prima c’è l’idea. Ogni volta, prima di disegnare, è già chiaro nella mia mente il personaggio che dirà quella battuta. La battuta è un suono. Un istinto. Un lampo. Altre volte devo capire cosa mi stia davvero sullo stomaco e per elaborare ci vuole tempo. Mi piace dialogare col lettore. Ho sempre pensato che a chi ti va a cercare sul giornale si debba restituire qualcosa. Che se si stufa lui, il patto, all’improvviso, non funzioni più.” Difficile però annoiarsi con Altan. Info allo 010322396/ 0105574739.

Giulia Cassini

 

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