Inferno e Paradiso con Benigni e Papa Francesco
Buone vacanze.
Un augurio che quest’anno suona stonato. Stiamo vivendo una strana estate. Guardiamo il presente con timore, paura del futuro. Meno male che c’è Papa Francesco. La sua semplicità, la sua determinazione a cambiare le cose storte del mondo e riportare giustizia ci aiutano a sperare e credere sia ancora possibile ritrovare la retta via, tornare a sorridere. Dal suo viaggio in Brasile Papa Francesco ci ha detto molte cose, che se non si cambia in fretta si rischia “di avere un’intera generazione che non avrà mai trovato lavoro”. Quel lavoro da cui viene la dignità personale di guadagnarsi il pane, di sentirsi libero.
La disoccupazione è una trappola mortale, distrugge tutto e tutti. In ogni parte del mondo milioni di giovani, milioni di nostri figli senza lavoro sempre di più stanno smarrendo se stessi e il proprio avvenire. Justin Wolfers, economista all’Università del Michigan, nei suoi scritti denuncia: “abbiamo creato un’economia in cui i giovani laureati cercano lavori svolti un tempo dai diplomati, i diplomati si accontentano di posti di chi non ha studiato e chi non ha studiato resta precario. Senza occupazione gli si ruba il futuro”.
Un mondo che va alla rovescia. E le colpe sono nostre. Di chi negli ultimi decenni aveva le leve del potere economico, politico, culturale e, cosciente o incosciente, sulla scia e nel nome di un errato “Capitalismo come religione” ha creato il mostro. C’è ancora tempo per rimediare? Papa Francesco è fiducioso, crede nell’uomo, pensa possibile un’economia “inclusiva”. A patto che cessi questa economia dello “scarto”. Con gli anziani la si pratica spesso: ingiustamente vengono scartati, messi da parte nonostante trasmettano saggezza, esperienza, valori veri della vita come patria, famiglia, onore, giustizia, solidarietà, rispetto. Oggi vengono scartati anche i giovani. Non solo si deve annullare questa mala abitudine di abbandonare le persone, è indispensabile intraprendere la “cultura dell’inclusione”, dell’incontro. Far confluire tutti nella società al fine di creare un’economia libera, capace di produrre a livello planetario lavoro, giustizia, cultura, innovazione, benessere. Una vita migliore davvero per tutti. Cacciare i cattivi maestri, ovunque siano.
Anche l’Inferno, per dirla con Benigni, ha i suoi lati buoni. Per un attimo concediamoci un sorriso con le sue battute: “Viviamo un tempo difficile, c’è la crisi, in questo periodo sta succedendo di tutto: un presidente nero negli Stati Uniti, Pd e Pdl che governano insieme, il Pd che salva Berlusconi, Berlusconi che difende Letta, Enrico Letta è il nipote di Gianni Letta e, si sa, il Cavalier Berlusca ha un debole per i nipoti, come quella di Mubarak. Al Pd non ne va bene una, presto potrebbe arrivare la prima condanna per Berlusconi ed ora, se arriva, dopo averlo combattuto per anni, sono alleati. Che mondo bislacco”. Come dargli torto. Felice estate.
Roberto Basso