“Rinasce un capolavoro. Il monumento Fieschi al Museo Diocesano” è un progetto di riscoperta  dell’arte trecentesca e di valorizzazione della casata Fieschi come protagonista nella storia della  città, promosso dall’Arcidiocesi di Genova e dalla Fondazione Compagnia di San Paolo, redatto nella sua veste finale da Paola Martini (Direzione del Museo Diocesano) con l’architetto Giovanni  Tortelli (Studio Tortelli Frassoni) per la progettazione e l’allestimento museografico. Si avvale del  supporto scientifico di Clario Di Fabio, uno tra i più importanti studiosi del medioevo genovese e  in particolare del Monumento Fieschi e di un comitato consultivo delle più autorevoli istituzioni  culturali della città (Lauro Magnani per l’Università degli Studi di Genova, Padre Mauro De Gioia e Grazia Di Natale per l’Ufficio Beni Culturali dell’Arcidiocesi, Manuela Salvitti, Franco BoggeroMassimo Bartoletti e Carla Arcolao per la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio,  Piero Boccardo e Raffaella Besta per i Musei Civici). Il progetto interesserà la realizzazione di un  nuovo spazio al Museo Diocesano di Genova. Gli approfondimenti scientifici, i restauri e i lavori  di allestimento si protrarranno sino alla tarda primavera 2021 con la presentazione del Monumento  del Cardinale Luca Fieschi negli antichi spazi del chiostro dei canonici, nel cuore medievale della  città, a cui saranno dedicati appositi percorsi, visite guidate e supporti multimediali. È maggior sostenitore la Fondazione Compagnia di San Paolo; sponsor Coop Liguria. Per la conferenza di  presentazione mascherine filtranti gentilmente concesse da Daphné Sanremo con grafica a tema, a richiamo della croce di San Giorgio e del Ponte di Genova, particolarmente apprezzate dalle istituzioni.

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“La ricerca sul Monumento Fieschi presenta carattere di eccezionalità – spiega la direttrice del  Museo Diocesano Paola Martini – e lo stesso lavoro di indagine, partito da Genova è arrivato  geograficamente sino a Boston travalicando i confini nazionali e analizzando molteplici fronti, non solo quello istituzionale. Renderemo noti via via i risultati di quest’avventura, in cui i vari frammenti  compongono un avvincente complesso tutto da scoprire o meglio riscoprire, partendo dal lavoro di  indagine degli studiosi che vi si sono avvicendati negli anni per recuperare la veridicità e la volontà  narrativa di imponente complesso scultoreo, ancora oggi capace di parlare a pubblici diversi, dai  turisti alle famiglie sino agli esperti di settore. Un monumento funebre paradigmatico che attesta  già, per dimensioni e per pregio artistico, la grandezza del nome Fieschi e l’importanza della città di Genova in quegli anni.

Ci siamo trovati di fronte ad un grande puzzle, una sorta di mosaico tridimensionale composto da  frammenti di diversa consistenza, rovinati dall’incuria e dalla fretta con cui si è proceduto a  smontare il Monumento quando la casata Fieschi aveva perso pregnanza politica; alcuni di questi  frammenti presentano ancora tracce di policromia e pigmenti sui bordi delle vesti, altri mostrano residui di doratura sulle ali degli angeli. Avvalendoci dei mezzi tecnici odierni e del lavoro di una  squadra appassionata e impegnata da diversi mesi in questo studio, restituiamo alla città uno dei  suoi simboli, consci degli inevitabili limiti di un impegno di tali dimensioni su un numero ricco ma  pur circoscritto di elementi, con l’obiettivo di fornire agli studiosi delle prossime generazioni e al  largo pubblico la possibilità di confrontarsi con un’epoca e con una delle pagine fondamentali della  nostra storia”. (Informazioni e aggiornamenti online al sito www.museodiocesanogenova.it).

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