Genova – Sono location da sogno quelle della 28esima edizione del Festival Musicale del Mediterraneo: dal Salone del Maggior Consiglio di Palazzo Ducale al Chiostro del Museo Diocesano passando per il Parco dell’Acquasola, Palazzo Tursi, Palazzo Bianco, il Museo del Castello D’Albertis, il Teatro Duse e il Celso oltre alla parata che coinvolgerà tutto il centro sino alle periferie. Luoghi simbolo di quella Genova culturale e storica che trattiene la memoria dei fasti passati, accogliendo nei suoi scrigni senza tempo solo sfide selezionate e di acclarato valore.

Lo spirito del Festival Musicale del Mediterraneo, organizzato dall’Associazione Echo Art dal 1992, è proprio quello di innestare sull’energia di luoghi simbolo solo temi specifici in prime nazionali ed europee. Dal 31 agosto al 22 settembre Genova diventa così teatro della scoperta e della valorizzazione di musiche rare, tramite concerti, eventi collaterali a carattere espositivo e workshop. Di fatto la sua rilevanza e la sua unicità nel panorama delle kermesse italiane è già stata riconosciuta dall’Unesco che ne ha rimarcato “L’importanza della valorizzazione dei linguaggi e la promozione delle culture dei popoli”.

Ultimamente il Festival Musicale del Mediterraneo si è concentrato su diverse aree geografiche per un triennio richiesto dal Bando Performing Art della Compagnia di San Paolo: EurAfrica nel 2018, Eurasia quest’anno (2019) e EurAmeriche nel 2020, focalizzando luoghi comuni e differenze, creando luoghi sonori di scambio e di creazione. Una ventina gli spettacoli del 2019 che verranno svelati a giorni.

Altro punto d’orgoglio oltre alla fitta rete di incontri è la serie di workshop intitolata “WOMUS“, World Music School, pratiche e teorie delle Musiche dei Popoli. Nel dettaglio domenica 8 settembre dalle ore 9:30 alle 17:30 al Parco Museo Castello D’Albertis si svolgerà il laboratorio di Sainkho Namtcylak della Repubblica di Tuva sulle tecniche di voce sciamanica femminile e domenica 15 settembre (9:30-17:30) sempre al Museo Castello D’Albertis il workshop tenuto da Tran Quang Hai del Vietnam, sul canto armonico della Mongolia.

Inoltre ci saranno diversi seminari sulla musica e lo strumento armeno” duduk “ (il 14 settembre) e sul teatrodanza Kathakali indiano il 22 settembre.

La manifestazione è realizzata con il sostegno della COMPAGNIA DI SAN PAOLO (Maggior Sostenitore), con il contributo di REGIONE LIGURIA, del COMUNE DI GENOVA, evento già patrocinato da UNESCO. Si ringrazia per il sostegno e la collaborazione COOP LIGURIA, IREN, CELSO (partner attività collaterali),GOETHE INSTITUT, CAMERA DI COMMERCIO DI GENOVA, PALAZZO DUCALE -FONDAZIONE PER LA CULTURA, TASCO, COOP. SOLIDARIETA’ E LAVORO, GENOVA MUSEI. Si riconferma Media Partner MENTELOCALE.IT e LINEATRAD FOLK TELEVISION.

Sono partner dei concerti: Amici di Paganini, Associazione Musicaround, Teatro Necessario, DEOS Danse Ensemble Opera Studio, Teatro Nazionale di Genova, Gezmataz.

 

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