Jazz ( e non solo) protagonista con “Oltre Swing” il 13 agosto alle 18 nel centro storico di Valpelline con i torinesi Nunzio e Francesco Barbieri. Un concerto nato nel lockdown per “andare oltre, osare, creare, sperimentare”: ecco le parole chiave con cui è possibile definire questo dialogo musicale trasformatosi in un vero e proprio progetto musicale “Padre-figlio”. Due generazioni e due strumenti a confronto capaci di spaziare da Chopin alla musica patriottistica italiana, da Django Reinhardt a François Couperin, Paradisi e Händel, dai grandi fisarmonicisti italo-francesi dello Swing Valse sino a omaggiare la meravigliosa musica della tradizione napoletana.

“Ammettiamo di essere cittadini in primo luogo -dicono Nunzio e Francesco Barbieri- ma il lungo respiro della montagna, il ritmo profondo e lento della musica della natura ci calma e ci soddisfa.

Ascoltare con il cuore e godere di un connubio perfetto di musica e ambiente: questo ci auguriamo accada nella nostra avventura valdostana”… Di fatto anche per l’esecuzione, la scelta precisa della scaletta avverrà su risposta del feeling tra contesto e pubblico: “Ci faremo trasportare dall’istinto”.

Valpelline è situato a 960 m.s.l.m., sorge in una valle laterale a quella del Gran San Bernardo e affonda la sua storia nel periodo alto-medievale. Storicamente la sua economia è stata prevalentemente agricola, ma oggi è sempre di più una meta apprezzata dal turismo sia estivo sia invernale. Curato e pieno di angoli da scoprire il centro storico, sede suggestiva del concerto del 13 agosto alle 18 “Oltre Swing” di Nunzio e Francesco Barbieri. Tra le altre mete da non lasciarsi sfuggire nella visita a Valpelline si ricordano la Chiesa Parrocchiale, che conserva al suo interno alcuni preziosi manufatti, diversi palazzi edificati nel XVIII secolo che ancora oggi mantengono la loro originaria struttura, oltre alle evidenti e innumerevoli bellezze naturali, da scoprire con piacevoli passeggiate.

Nunzio Barbieri- Chitarrista ed arrangiatore intraprende giovanissimo gli studi musicali. Un innato talento gli permetterà di iniziare da molto giovane come professionista e turnista in Italia, Svizzera, Francia, Inghilterra. Partecipa a diverse importanti manifestazioni musicali; tra esse si ricordano Pistoia Blues, JVC Torino Jazz Festival, Jazz and Other, International Jazz Festival di Torino, Progetto Jazz Festival, Nizza Festival, Jazz in Piazza, Santarcangelo Festival, Gezziamoci Jazz festival Internazionale di Basilicata, Acoustic Guitar International Meeting, DiVino Jazz Festival, Vincoli Sonori Klezmer & Gipsy Music Festival, Shkodra Jazz Festival, Scutari Musik in Baden…La sua formazione totalmente autodidatta oltre che da Jimi Hendrix è stata profondamente influenzata anche dal chitarrista Django Reinhardt. Barbieri è un chitarrista eclettico, capace di unire grandi virtuosismi a un’espressività personalissima. Tra le tantissime attività, è nel progetto Manomanouche dal 2001, e fa stabilmente parte da molti anni dell’orchestra di Paolo Conte.

Francesco Barbieri - Ha iniziato lo studio del clarinetto all’età di dodici anni, sostenendo pochi mesi dopo l’ammissione al Conservatorio G.Verdi di Torino. Durante gli anni di studio, sotto la guida del Maestro Vittorio Muó, ha partecipato a numerosi concerti per conto del Conservatorio presso la Reggia della Venaria Reale. Nel settembre del 2011 ha partecipato a MiTo per la città eseguendo, in formazione di trio di clarinetti, trenta spettacoli suddivisi in sei giorni, eseguiti nei posti più svariati della città di Torino. Esperienza poi ripetuta nel 2012, concludendo il ciclo di concerti con uno spettacolo al teatro Vittoria. Il repertorio eseguito partí dallo stile classico di Mozart fino ad arrivare al RagTime di Schott Joplin ed al Tango di Astor Piazzolla. Ha conseguito il diploma nel 2012 con valutazione 10/10. Negli anni successivi al Conservatorio è stato in Spagna, per un periodo di cinque mesi di perfezionamento con il Maestro Pierluigi Bernard, primo clarinetto dell’orchestra sinfonica di Tenerife e successivamente a Londra, studiando con il Maestro Richard Hosford, primo clarinetto della Royal BBC Orchestra e docente al Royal College of Music. Ritornato in Italia, ha sostenuto concerti, oltre che per MiTo nuovamente, anche per una rassegna di concerti svoltasi a Sestriere, denominata “Alte note nella via lattea”, svoltasi per tre anni. Sta seguendo un corso di perfezionamento con il Maestro Alessandro Travaglini, docente del Conservatorio Luca Marenzio di Brescia. Da due anni sostiene concerti, oltre che di musica classica, anche di Swing, collaborando con formazioni del panorama Swing torinese e non, tra cui i Manomanouche.

Il prossimo evento di Combin en Musique vedrà protagonista nuovamente la musica jazz fino a quella popolare con le sperimentazioni ardite dei famosi contrabbassisti Ares Tavolazzi e Federico Bagnasco il 16 agosto all’ingresso delle Miniere, La Cou, Ollomont per “Deep Conversations”.

 

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