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Accadde nel 1957 grazie all’idea di un prete, del senatore Zaccari e del botanico Pallanca

Festa della Mamma. È’ da poco passato questo giorno da molti considerato troppo “commerciale” e da altri come occasione buona per ricordarsi di una persona molto cara, ma spesso… bistrattata. E’ vero che non dovrebbe occorrere una festa per ricordarsi della propria mamma, ma è anche vero che alla mamma fa piacere un giorno di festa. In tutto il mondo, da sempre, certo con usanze diverse, si è celebrata la figura materna.
I Greci onoravano Rea, madre degli dei, i Romani celebravano Cibele simbolo della natura e delle fertilità. Feste che in qualche modo vivono tutt’ ora in quasi tutti i Paesi del mondo.
Nel Regno Unito nel passato era una festa di metà Quaresima per riunire tutta la famiglia. Oggi il Mother’s Day è a tutti gli effetti la Festa della Mamma.
Negli Stati Uniti nasce nel 1914. L’ idea era già nell’ aria e una delibera dell’ allora presidente Woodrow Wilson  la rende ufficiale.
In Francia questa festa era considerata e lo è tutt’ora Compleanno della Famiglia.
In Italia nasce  nel 1956 da un‘idea di un sacerdote di Assisi, Otello Migliosi e dalla volontà di due liguri, due personalità della Riviera dei Fiori: Raul Zaccari e Giacomo Pallanca.
Zaccari sindaco DC  di Bordighera negli anni 60,  amatissimo e tutt’ ora ricordato. Insegnò al Liceo Classico di Sanremo e di Ventimiglia. Fu membro del Comitato Nazionale di Liberazione, fermo sostenitore dell’ Europa Unita, senatore e membro del Parlamento Europeo dal 1969 al 1972.
Pallanca anche lui di Bordighera,  imprenditore lungimirante deciso  a fare conoscere ed apprezzare nel mondo le piante e i fiori della Riviera.
Un altro  Pallanca,  Giacomo, suo diretto discendente è oggi sindaco della città delle Palme e cotitolare degli splendidi Giardini Esotici.
E’ alla volontà e al desiderio di queste persone se oggi si festeggia in tutta Italia la Mamma.
Biglietti colorati, promesse, cuori, fiori, soprattutto rose rosse, bottigliette di profumo, regali costosi o semplicemente utili: i mille dubbi della scelta, spesso dell’ultimo momento.
Non si pensa, forse non si sa che per fare davvero più contenta la mamma, basterebbe una telefonata più frequente, un saluto inaspettato.
Allora, la domenica di maggio sarebbe solo una ricorrenza sul calendario, una semplice data, solo un motivo per un sorriso in più.

Carla Palotta

 

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