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E’ ligure, di Varazze, il decorator di Lapo Elkann, Brumotti e Facchinetti

Paolo Isetta, classe 1969, il destino lo aveva già segnato. Nomen omen dicevano i latini e se la Isetta del 1952 era l’auto più originale, la più corta e leggera, l’antesignana della Smart, la vita di un architetto come tanti con un cognome così doveva passare necessariamente attraverso la cruna del mondo dell’auto, per specializzarsi su un segmento ad alto tasso creativo e sicuramente esclusivo.
Bene lo sanno gli addetti del lusso: il valore aggiunto di una supercar passa sempre di più dalla sartorialità dei particolari e dalla personalizzazione della carrozzeria. Una scelta un tempo pionieristica che ha portato Paolo Isetta nel 1999 a fondare la Splash Graphic Factory di Varazze per l’abbigliamento di barche, auto, moto e di tutto quello che può diventare elitario. Il senso estetico e l’elevata progettualità di un architetto votate al mondo dei motori con il taglio del graphic decorator.
Che sia la verniciatura d’artista o il wrapping – cioè l’applicazione di pellicole adesive rinnovabili – la parola d’ordine è personalizzazione.
A lui si rivolgono i bauscia milanesi, tanti sportivi, monegaschi e il re dello stile Lapo Elkann, una sorta di talent scout per lui e oggi il suo cliente più assiduo.
Come ha conosciuto Lapo e quali vetture ha realizzato per lui? Le più originali?
“Ci siamo conosciuti” spiega Isetta “ quando ho realizzato un casco su suo disegno per un’asta di beneficienza. Da questa occasione ne sono seguite altre, soprattutto per il settore automobilistico. Le ultime sono sicuramente originali perchè improntate al mondo della moda, segnatamente ai tessuti, riprendendo la trama ed il motivo grafico “.
Essere il braccio della creatività di Lapo non deve essere semplice dovendo coniugare la qualità di ogni singolo dettaglio con l’impatto grafico. Vi aiutate al computer?
“Le nostre realizzazioni sono sartoriali, completamente manuali. Dopo il brainstorming ed aver studiato il disegno a tavolino si passa poi alla prova di verniciatura su pannelli e in ultimo alla trasposizione sul mezzo. Nelle immagini si vedono le varie fasi di lavorazione della Fiat Abarth Gessata con i motivi ripresi all’interno”.
Sono su tutti i giornali le foto di Lapo con la giacca che riprende la carrozzeria, eccentrica genialità del design, come la pied-de-poule che decisamente non passa inosservata e la Ferrari camouflage abbigliata a Maranello.
Si può applicare il concetto di trendsetter al mondo dell’auto?
“Certo, il mondo della grafica è commistione, stile, cultura o meglio intreccio di culture. Le auto sono sempre più personalizzate sullo stile o sul mood di chi le vive. Sono sempre più identitarie. Una trasposizione di sé più che una moda. Una bigamia tra trasgressione e clichè dello status symbol difficilmente replicabile. Ma che contagia tutti, soprattutto i vip. Sta di fatto che oggi come ligure doc ricercato in Italia e all’estero diventare amico di molti personaggi dello show biz è semplice”.
Tra i suoi amici e clienti  Brumotti,  Martorana ed anche Facchinetti con la sua originalissima Smart.
Ma per noi comuni mortali una personalizzazione cosa può costare?
“La Spalsh Graphic Factory si occupa di personalizzazione grafica, servizi pubblicitari, abbigliamento di auto non solo di lusso, quindi è rivolta ad un largo pubblico. Per la verniciatura si può partire già da 3000/4000 euro a seconda del lavoro e per la pellicola realizziamo anche cose da 1500 euro, quindi abbordabili.”
Tra gli ultimi lavori?
“La Jeep Grand Cherokee Sea Time, una Smart, le scocche della Vespa con pellicola stampata e laminata e il T-MAX Black Allygator”. L’ultimissimo, avvolto dal riserbo, è un superbo Maserati Ghibli: anch’esso vestirà gessato.

Giulia Cassini

 

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