A circa due anni dalla sua nascita, Storie Milanesi – il progetto della Fondazione Adolfo Pini curato da Rosanna Pavoni, con la collaborazione del Comune di Milano e il contributo di Fondazione Cariplo – si arricchisce di un nuovo personaggio: Lalla Romano. Donna grandiosa, appassionata e colta, vissuta tra Torino e Milano, Lalla Romano fu pittrice e scrittrice, ma anche insegnante, traduttrice, critica d’arte, amica, moglie e madre. Con lei, Storie Milanesi abbraccia per la prima volta una narrazione tutta al femminile, portandoci fino alla soglia della sua dimora di Via Brera alla scoperta di una figura che è stata portavoce e interprete dell’identità e della cultura milanese del dopoguerra.

Nasce così un nuovo itinerario che si snoda all’interno di Brera, prendendo avvio dalla Fondazione Adolfo Pini, per poi attraversare il quartiere degli artisti fino alla casastudio di Lalla Romano arrivando, poco più in là, alla Biblioteca Nazionale Braidense, dove dal 2014 è presente una sala a lei intitolata: la Sala Lalla Romano, che accoglie una parte di manoscritti, carteggi, volumi postillati, prime edizioni delle opere, dipinti, disegni, fotografie, e alcuni mobili della scrittrice e pittrice, resi disponibili grazie al lavoro e alla dedizione di Antonio Ria.

“L’ingresso di Lalla Romano tra i protagonisti di Storie Milanesi arricchisce il progetto di una nuova storia e, con essa, di nuovi valori e frammenti in una grande tela che, personaggio dopo personaggio, ci porta a scoprire la straordinaria ricchezza e complessità della cultura milanese”, dichiara la curatrice Rosanna Pavoni, “(..) Proprio grazie a questa narrazione, cresciuta nel tempo con nuove figure intense ed emozionanti, il viaggiatore di Storie Milanesi attinge ad un bacino sempre più ampio di sguardi in grado di svelare Milano e la bellezza, talvolta nascosta, dei suoi quartieri e della sua storia.”

FOCUS SU STORIE MILANESI-  Storie Milanesi è un progetto della Fondazione Adolfo Pini che – attraverso la piattaforma digitale storiemilanesi.org, consultabile e fruibile con diverse chiavi di lettura e filtri tematici in italiano e in inglese, mette a circuito 15 case museo, atelier d’artista, studi di architetti e designer. Uno strumento virtuale che, nella realtà, accompagna il viaggiatore in un percorso urbano inedito per guardare alla città, ai suoi quartieri, ai suoi luoghi più simbolici con lo sguardo sensibile di quei cittadini che hanno lasciato un patrimonio di cultura, di saperi, di bellezza. Illustri collezionisti, artisti, architetti designer e scrittori che, attraverso i propri luoghi dell’abitare domestico e professionale, trovano voce nei racconti scritti da Gianni Biondillo, scegliendo Milano come io narrante in un appassionante viaggio che rende il progetto ancora più unico. Ciascun personaggio è legato agli altri per vissuto, storia, inclinazioni personali o presenza sul territorio milanese. Attraverso di loro, sulla piattaforma digitale sono delineabili percorsi virtuali e reali che accompagnano il lettore da una soglia all’altra nei diversi quartieri di Milano dove hanno abitato o lavorato. L’obiettivo è quello di diventare un punto di riferimento per chi vive e vuole lasciarsi sorprendere da Milano, per poter scoprire e conoscere chi ha contribuito alla storia culturale di una città oggi riconosciuta a livello internazionale. A partire da metà giugno, Lalla Romano va quindi ad aggiungersi ai quattordici “padroni di casa” già presenti nel percorso di Storie Milanesi, ciascuno dei quali è legato a un’istituzione culturale della città. Partner del progetto sono infatti, oltre a Fondazione Adolfo Pini, Associazione ‘Per Mario Negri-Per la Scultura’, Casa del Manzoni, Centro Artistico Alik Cavaliere, FAI – Fondo Ambiente Italiano Villa Necchi Campiglio, Fondazione Achille Castiglioni, Casa Museo Boschi Di Stefano, Fondazione Franco Albini, Fondazione Corrente – Studio Treccani, Fondazione Studio Museo Vico Magistretti, Museo Bagatti Valsecchi, Museo Poldi Pezzoli, Spazio Tadini, Studio Museo Francesco Messina.

Lalla Romano con le sue allieve nella scuola Arconati di Milano (fine anni 40)

Lalla Romano con le sue allieve nella scuola Arconati di Milano (fine anni 40)

 

 

 

FOCUS SU LALLA ROMANO – Lalla Romano è una delle figure più significative del Novecento letterario italiano. Nasce nel 1906 a Demonte (Cuneo). Dopo la laurea in lettere all’Università di Torino, entra nella scuola di pittura di Felice Casorati.  Incoraggiata da Montale, esordisce nel ’41 con le poesie di Fiore. Nel ’47 si trasferisce a Milano, smettendo di dipingere. Nel 1951 pubblica con Einaudi Le metamorfosi: è il primo di molti libri di narrativa; seguiranno: Maria, La penombra che abbiamo attraversato, Le parole tra noi leggere (premio Strega 1969), Una giovinezza inventata, Nei mari estremi... Benché quasi cieca, continua a scrivere fino alla fine (Milano, 2001). I critici (Carlo Bo, Calvino, Pasolini, Segre…) hanno indicato nei suoi scritti la ricerca della verità, evidenziando la struttura sperimentale della sua scrittura, la tensione fra classicità e modernità del suo stile, il rapporto costante fra vita e letteratura.

Giulia Cassini

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