Si inaugura il 23 marzo alle 17,30 al Galata la nuova straordinaria mostra titolata suggestivamente Oltremare. Quattro artisti genovesi si confrontano con il linguaggio della pittura e del disegno, seguendo percorsi e riflessioni che dal paesaggio si spostano sulla figura della realtà quotidiana, del mito, del dramma e perché no dell’ironia. Una nuova mostra del gruppo (H)ombre sul tema del mare e di ciò che è oltre il mare stesso, come le terre che vi si affacciano al di là del Mediterraneo, teatro oggigiorno di drammatici eventi. Ma il mare anche come sogno, visione dell’alterità, immaginazione di mondi lontani. Dopo le esposizioni in gallerie a Parigi, Reggio Emilia e Genova, il gruppo (H)ombre (“uomo” in spagnolo; ma anche “ombre”, in italiano; poiché, secondo un mito greco ripreso da Plinio, fu una donna di Corinto a inventare la pittura, tracciando il profilo dell’ombra dell’amato per conservarne il ricordo prima della sua partenza) “approda” al Galata Museo del Mare con una mostra pensata appositamente per questo prestigioso spazio. Quello che si è cercato di fare con questa esposizione è stato invece restituire un’immagine del mare che a noi pareva meno consueta, meno scontata e ovvia; pensando al mare come tramite ma anche come frontiera tra popoli di terre diverse; mare che, per chi vi si affaccia, è specchio su cui ci si riflette; mare come movimento di onde ed energia di “correnti”; come sfondo per affollate solitudini e alienazioni estive.

sergio_metafisica da spiaggia 3

sergio_metafisica da spiaggia

Il gruppo (H)ombre è costituito da:

Giorgio Fracassi, Genova 1959: comincia come fotografo e approda in un secondo tempo alla pittura; affascinato non tanto dal corpo femminile quanto piuttosto dall’ immagine che i media propongono del corpo della donna; in questo nostro tempo caratterizzato dalla velocità digitale dello scatto (vd. la moda del selfie ) e dall’ossessione per l’autoritratto, crea un “cortocircuito” tra la lentezza della pittura e l‘istantaneità delle immagini fotografiche da cui prende ispirazione.

Sergio Leta, Genova 1969: è una pittura onirica e a tratti ironica, spesso imparentata con l’illustrazione libraria di cui in generale apprezza la qualità tecnica associata alla capacità comunicativa ed evocativa. Lavora per cicli di opere, con temi che diventano momentanee ossessioni da cui non si libera finchè non ha realizzato un certo numero di variazioni. Alterna quadri molto colorati con altri in bianco e nero.

Filippo Nicotra, Genova 1967: in genere dipinge soggetti umani su sfondi monocromi. Nei ritratti, in particolare, il modello ricorrente è quello delle icone bizantine in cui la figura sbalza fuori dal fondo dorato. Facendo un salto temporale un altro archetipo a cui pensa sono i grandi monocromi dell’arte contemporanea (Rothko, Manzoni, Yves Klein), dove l’intensità cromatica e la vibrazione del colore ispira l’immaginazione. Il rapporto tra sfondo e figura e la tensione che si genera è il leitmotiv della sua pittura.

Matteo Macciò, Genova 1968 : artista ospite del gruppo, da più di dieci anni lavora con la luce oltre al disegno e alla pittura. Con questa opera /installazione il MARE disegnato e dipinto avrà i riflessi oro del tramonto. Un lavoro interattivo dove lo spettatore/fruitore mediante un pulsante, a terra, attiverà un PLC (computer per gestire luci ed altro) che illuminerà in maniera caleidoscopica il mare. Ultime esposizione in Genova: Teatro della Tosse, Museo di San Agostino, Eataly, Murales ai Giardini Luzzati e installazioni nell’area del Porto Antico. Giulia Cassini

Taggato come: Fracassi • Galata • Genova • Gruppo (H)ombre • Leta • Macciò • Nicota
 

Comments are closed.