Rialzati Benevento!

Quando mi chiedono da dove vengo e di dove sono originaria io ho sempre risposto di “Benevento”, allo sgranare interrogativo degli occhi del mio interlocutore/ice, perché purtroppo molto spesso vige un tantino di ignoranza geografica tra gli individui, son li che spiego per almeno dieci minuti che si trova quasi ad un 1 h di macchina da Napoli ed è anche vicina a Salerno e alla Costiera Amalfitana, solo allora i loro occhi non sono più disarmati ma capiscono in che zona d’Italia si trova questa splendida città.

Purtroppo in questi giorni Benevento è protagonista sulle pagine di tutti i quotidiani e sulle televisioni nazionali, a causa dei disastri idrogeologici che hanno colpito vaste zone della città e i paesi della provincia. Ora tutti conoscono Benevento tutti conoscono la disperazione e il dolore di chi ha perso la casa, le automobili, gli oggetti cari, e chi sta vivendo il disagio di non avere più una tranquilla quotidianità. Tutti conosco, tutti sanno, adesso! Ma adesso è troppo tardi! Le alluvioni di Genova 2014, 2011, 1970 nel 1966 l’alluvione di Firenze con danni inestimabili anche al notevole patrimonio artistico della città e nel 1998 il Sarno sempre in Campania, per non parlare del disastro del Vajont, ci hanno scritto libri e fatto pure spettacoli teatrali, solo per citarne alcune!

A cosa sono servite queste precedenti catastrofi e le vite spezzate in questi tragici accadimenti? Perché sempre dopo e solo dopo tutti cadano dal pero! Ed è tutto un susseguirsi di si poteva fare, si poteva prevenire. A Benevento non cadeva tanta acqua, così come in questi giorni, dal 2 ottobre del 1949, quando un’altra spaventosa inondazione a causa dello straripamento del fiume Calore coprì un ponte e comportò notevoli disagi in una città già ferita dai bombardamenti della guerra. Sono passati 66 anni perché ci ritroviamo nelle stesse condizioni di un tempo passato, se non in condizioni peggiori. Perché deve ancora succedere tutto questo? PERCHE’? Rialzati Benevento! Rialzati Sannio! Rialzati Italia!

Pamela Pepiciello