T   WP_20150709_13_27_25_Pro

Arte contemporanea e scienza si incontrano al Museo di Storia Naturale Giacomo Doria di Genova, nella mostra “Superfici. Peregrinazioni entomologiche”.

Un concept tutto nuovo: lo spazio fluido dell’enorme salone al piano terra entrando a sinistra vede aprirsi un viaggio visivo per esplorarre con la fotografia la superficie del corpo dei Coleotteri. Si tratta di un doppio percorso: tra fotografie tecniche e catalogazione scientifica la mostra è concepita perchè la mente possa lasciarsi andare.

LA MOSTRA
Quando la scienza diventa arte e l’arte fotografica aiuta la scienza: con queste fotografie vengono evidenziate ad esempio le “microsculture” (altra assonanza lessicale) così come vengono definite dagli entomologi le microscopiche asperità della chitina, con le superfici dei “Colosposoma sp.” interrotte da fossette sub-circolari dette “punti” che possono contenere peli o setole oppure vengono evidenziate le straordinarie cromie come per le “Uhehlia pardalis” con la colorazione simile al mantello di una pantera, le cui macchie sono in realtà date dalla presenza di tozzi peli dei due colori giallo e nero. I colori degli insetti spaziano infatti dal bianco più candido al nero più profondo, attraverso tutto lo spettro dei colori, che tra l’altro virano in base all’angolo di incidenza della luce, per la presenza di liquidi o sostanze chimiche, in base all’età o alle condizioni ambientali. Colori che si perdono quando l’insetto muore. A volte si riscontrano nella stessa specie i colori rosso, oro, verde, blu e nero: nessuna differenza specifica, ma solo variazioni cromatiche. Non esiste una regola generale per l’entomologo che è uno dei mestieri più difficili ed al contempo affascinanti: si apre tutto un mondo nuovo al visitatore di “Superfici” al Museo Doria.

T WP_20150709_13_28_20_Pro

LE FOTOGRAFIE
Per ottenere queste superfici così accattivanti e dettagliate gli esperti usano obiettivi fotografici per macrofotografia oppure per microscopia, in base all’ingrandimento che si desidera ottenere. La parte interessante per i non addetti ai lavori è che variando la distanza tra il sistema fotografico e il soggetto si possono ottenere più fotogrammi nei quali si trovano a fuoco successivamente tutti i piani da fotografare. Usando dei programmi appositi si possono poi unire le parti nitide dei fotogrammi e formare un’unica immagine (ad esempio per creare una foto della serie superfici possono essere usate in realtà ben 150 fotografie). In tempi più recenti, con l’analisi biomolecolare, si sono aggiunti nuovi dati e nuove metodologie così oggi una ricerca interdisciplinare, che coordini al meglio i dati forniti dall’esame morfologico classico, l’analisi biomolecolare e le conoscenze su biologia, ecologia ed etologia delle specie si rivela il miglior metodo per la comprensione del mondo degli insetti.

T WP_20150709_13_26_28_Pro

IL MUSEO CIVICO DORIA
Il Museo di Storia Naturale Giacomo Doria è noto in ambito scientifico mondiale per i suoi 4,5 milioni di esemplari provenienti da ogni parte del mondo e suoi 5000 metri quadrati di estensione con 23 saloni. Spostatosi in Via Brigata Liguria nel 1912 è uno dei più antichi di Genova ( nel 1867 era già in piedi a Villetta Di Negro), oggi con collezioni zoologiche, raccolte botaniche, di minerali, rocce e fossili. Sono fiori all’occhiello del Museo la collezione ornitologica, la collezione di mammiferi, di insetti, e il salone dedicato alla Paleontologia. E’ salito agli onori della cronaca recentemente anche per essere il Museo riaperto in tempi record dopo l’ultima spaventosa alluvione a Genova, con 3,5 metri d’acqua nei fondi, grazie soprattutto ai tantissimi volontari. Giulia Cassini

Superfici, peregrinazioni entomologiche (23 giugno – 27 settembre) . Orari: dal martedì alla domenica dalle 10 alle 18. Info su www.museidigenova.it telefono: 010 564567

foto e servizio
Giulia Cassini

Taggato come: giulia cassini • museo doria
 

Comments are closed.