Stefano Risso e quell’idea che ha portato alla nascita dei Lapsus Lumine
Tre voci e un contrabbasso, ricerca vocale, composizione e improvvisazione sono i cardini di questa ensemble torinese, nata nel 2017. I brani, originali o rivisitati, esprimono sia la semplicità della canzone, che la complessità del contrappunto e della polifonia. Voci e contrabbasso intrecciano ritmi, melodie, parole, rumori, lingue (tra cui l’occitano e il patois) e timbri diversi. Ne risulta un sound unico e suggestivo, che trascina l’ascoltatore in un mondo sonoro a sé stante. “Il compositore Stefano Risso – spiega il direttore artistico del festival Combin en Musique Federico Bagnasco – è da anni legato a questo territorio, in particolare Valpelline, a cui aveva in passato dedicato un suo lavoro. Per il festival sarà presentato un arrangiamento inedito che combina il brano intitolato appunto Valpelline a frammenti tematici di una canzone della tradizione folcloristica locale in dialetto patois, tra l’altro ultimato proprio nella settimana precedente al concerto”.
Il gruppo si intitola Lapsus Lumine, ma è frutto di un percorso di ricerca che ha interessato il nome stesso della formazione. Per circa sei mesi diversi termini a tema hanno accostato la parola Lumine, variando ad ogni singolo concerto. Questa sperimentazione, unita alla scrittura semplificata di Lumine rispetto all’originale in
latino, ha portato a soffermarsi definitivamente su “Lapsus”, inteso anche come espressione di infinite potenzialità, proprio alla guisa di quelle che si trovano sul pentagramma.
“Originariamente il gruppo – spiega il Maestro Stefano Risso – doveva essere di due voci con il contrabbasso, perché era la prima idea che mi aveva proposto Erika Sofia Sollo, ma fin da subito ho pensato che fosse meglio realizzare l’ensemble in modo diverso… Per questo ci identifichiamo con un contrabbasso e tre voci femminili,
organico insolito, quale opportunità di creare una gamma particolare di timbri, di possibilità di colore, di ruoli degli strumenti voce, quindi un ricco ventaglio di possibilità di organizzazione (ed evoluzione) del mondo musicale. Tre voci che galleggiano due ottave sopra il contrabbasso, in generale acute, ma non rigidamente
assimilabili ai soprani, mezzosoprani o, per la parte di amalgamazione, ai contralti puri. Nessuna delle tre cantanti infatti proviene dall’ambito classico, quindi per formazione la distinzione è meno netta. Il senso, in estrema sintesi, è quello di dare la sensazione di apertura della luce alternata alla voce chiaroscurale, profonda del contrabbasso”.
IL LUOGO
L’ultimo concerto del festival si svolgerà nei pressi dei ruderi delle antiche fonderie che lavoravano, tra Settecento e Ottocento, il minerale proveniente dalla miniera di rame della vallata. Si potrà dunque illustrare la storia dell’attività estrattiva oggetto in questi anni di un progetto di recupero e valorizzazione, cofinanziato dalla comunità europeo.
TUTTI I CONCERTI DEL COMBIN EN MUSIQUE SONO GRATUITI
28 Agosto, ore 18
LAPSUS LUMINE
Fonderie, La Fabrique, Valpelline
Marta Del Grandi – voce
Sabrina Oggero Viale – voce
Erika Sofia Sollo – voce
Stefano Risso – contrabbasso, composizione e arrangiamenti
L’evento è realizzato in collaborazione con il festival CHAMOISic