Il Polittico di San Giovanni Battista torna a casa dopo un anno di assenza e il Museo Bagatti Valsecchi ne celebra il rientro producendo una piccola mostra, curata da Chiara Paratico, che fa il punto su quest’opera, tanto intensa quanto portatrice di misteri. Come spiegano gli organizzatori il Polittico,  realizzato nel 1493 da Giovanni Marinoni con i figli Bernardino e Antonio,  è l’unico dipinto giunto fino a noi firmato e datato dalla bottega Marinoni. Allestito in mostra da oggi  fino al 2 ottobre, e poi ricollocato nella sua originaria posizione sullo scalone di via S. Spirito, il Polittico è allestito insieme ad uno schermo touch con un video che consente di contestualizzare e conoscere l’ampia attività dei Marinoni nel territorio di Bergamo. Quella dei Marinoni è una dinastia di pittori originaria di Desenzano al Serio e attiva per cinque generazioni che domina la produzione artistica della provincia bergamasca, inondandola di polittici, affreschi e pale d’altare. Per scoprire questa enorme produzione artistica una piantina dettagliata della Val Seriana, Val Brembana e Bassa Bergamasca viene data in omaggio ai visitatori del Museo, per consentire la mappatura di tutte le opere presenti sul territorio.

 

Polittico Marinoni_ credits Vittorio Calore, courtesy stampa

Polittico Marinoni_ credits Vittorio Calore, courtesy stampa

 

 

 

“La bottega Marinoni sorprende per la capacità di entrare in relazione con grandi maestri di passaggio nella Bergamasca, come Pietro Bussolo, e soprattutto per il serrato dialogo con le “invenzioni” di Vincenzo Foppa, archetipo di ogni rivoluzione rinascimentale padana” asserisce Chiara Paratico, curatrice della mostra. “Di fronte ai più illustri modelli (Foppa, Bramante, Mantegna ), nessuna pretesa di originalità e anzi l’emulazione delle medesime soluzioni iconografiche, spesso senza comprenderne a fondo la portata. Nel lento rinnovamento delle tipologie della tradizione i Marinoni rappresentano un’eloquente testimonianza di un approccio alla pittura come “mestiere” e all’opera d’arte come “materia” preziosa, opera corale di più artigiani, mastri dell’“arte del fare”, lontani dalla più moderna concezione del “fare arte”. “Questa iniziativa dedicata al Polittico di San Giovanni Battista non è soltanto un modo per valorizzare un’opera della collezione Bagatti Valsecchi – afferma Lucia Pini, conservatore del Museo – ma anche per raccontare una vicenda che sottolinea come le opere d’arte allaccino legami profondi con il proprio territorio. La cultura figurativa non è fatta soltanto di “grandi rotte”, ma è un tessuto ben più ricco e capillare. E Fausto e Giuseppe Bagatti Valsecchi lo avevano capito, acquisendo quest’opera di cui certo apprezzavano l’aspetto polimaterico”.

Alessandria, courtesy stampa

Alessandria, courtesy stampa

 

Insieme al supporto di Regione Lombardia, l’esposizione si avvale del contributo progettuale dello studio Lissoni Associati. Durante i mesi estivi di luglio e settembre il museo e la mostra resteranno aperti al giovedì fino alle ore 20.30 e, previa prenotazione, alle 19 sarà possibile partecipare ad una visita guidata gratuita inclusa nel costo del biglietto d’ingresso. (Date: 7, 14, 21, 28 luglio e 8, 15, 22 e 29 settembre) Anche per le famiglie sono previste delle iniziative speciali: nei giovedì di giugno e luglio i bambini e i loro accompagnatori potranno visitare la mostra e il Museo accompagnati da una guida speciale e al termine coloreranno a modo loro il prezioso Polittico. Partenza visita ore 16. In occasione della mostra Un affare di famiglia. I Marinoni e il Polittico di San Giovanni Battista è stata avviata una partnership con l’esposizione Nel segno del Rinascimento. Pietro Bussolo scultore a Bergamo a Palazzo della Ragione (Bergamo Alta): dal 16 giugno al 10 luglio chi visiterà una delle due mostre, conservando il biglietto di ingresso, potrà godere dell’ingresso ridotto all’ altra.

Giulia Cassini

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