Palazzo della Meridiana

Palazzo della Meridiana

E’ stata inaugurata da poco ed è già stata omaggiata dalle visite di personalità come il sottosegretario ai Beni Culturali Dorina Bianchi e dell’istrionico critico Vittorio Sgarbi la mostra “Uomini e Dei. Il Seicento genovese dei collezionisti”, in essere fino al 5 giugno presso il centrale Palazzo della Meridiana a Genova. La mostra, realizzata grazie al contributo della Regione Liguria, presenta 60 dipinti di grande valore e di sicuro interesse distribuiti su 6 sezioni tematiche: Lezione fiamminga, Armonie e dissonanza, Nell’universo delle fiabe, Uomini e dei tra sacro e profano; Narrare il divino regole e licenze; Pathos, sentimento, devozione.

 

Curata dalla massima esperta del Seicento Anna Orlando si propone di riscoprire il Barocco attraverso le sue rappresentazioni, come ben evidenzia Ezia Gavazza nel catalogo a corredo edito da Sagep Editori (prezzo mostra 25 euro): Crocifissioni, Ecco Homo, Amorini, Putti in gioco, Incontri tra Santi, Trasfigurazioni, Rapimenti mitologici, Veneri, Paesaggi, Animali. 

Tra i capolavori che segnaliamo ai lettori de L’Eco della Riviera il lirico ed intimo olio su tela di Valerio Castello“Madonna col Bambino”tutto giocato su tonalità ribassate , un quadro per devozione privata ed uno dei soggetti più diffusi del tempo affrontato con levità di tocco e solenne compostezza, il mitologico “Ratto di Europa” di Domenico Piola, che pone tutta l’attenzione sulla maestosa bellezza della fanciulla o ancora il “Cupido che suona il tamburello” di Stefano Magnasco, le piccole tavole come “Paesaggio innevato con due viandanti nei pressi di una costruzione in rovina” di Sinibaldo Scorza , “Ragazzo con agnello” di Bartolomeo Guidobono e “Santa Teresa d’Avila saettata dall’angelo” di Bernardo Strozzi , per citarne alcune.

In più, come commenta Davide Viziano, Presidente dell’Associazione Amici di Palazzo della Meridiana “è un’iniziativa assolutamente unica e particolare per la provenienza delle opere: si sono aperti i salotti dei genovesi che, con grande generosità, hanno messo a disposizione dipinti meravigliosi sconosciuti al grande pubblico.”

Giulia Cassini

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