Per stupire con sostanza, Vischio Blu a Torino, il nuovo prolungamento della casa-museo
Per stupire ci vuole cuore, ma serve anche tanta creatività. Lo dimostra Davide Becchio, in arte Vischio Blu, che ha messo a frutto i suoi talenti artistici e l’amore per i viaggi al servizio di una nuova forma di concept store dedicato all’arte e alle curiosità, una vera e propria ‘wunderkammer’, collezione delle meraviglie, tra rarità ed installazioni, quasi moderne reliquie di un fulgido passato che diventa, nella liturgia della celebrazione, assolutamente contemporaneo e comunicativo. Un modo anche di oggettivare il concetto sdoganato di questo fine 2016: il “post truth”, l’idea di post-verità perchè se, come afferma Carlo Sini “la verità è la tomba dei filosofi” qui ogni oggetto non è quello che sembra all’inizio. Semmai è un rimando, una raffinata metafora. Non si propongono superflui necessari, ma esperienze: tutti gli oggetti hanno un’anima. Vale a dire che chi sceglie qualcosa si porta via con sé un po’ dello spirito di questo luogo, che assolutamente non si può definire “negozio”. Già come si presenta non è scontato: è la ricostruzione eclettica di una barberia del Novecento. Nulla è lasciato al caso, persino le borse personalizzate che si danno agli affezionati raccontano le storie dei prodotti con le immagini artistiche concepite e stampate dallo stesso Davide Becchio nei ripetuti viaggi in America. Vengono solleticati tutti i sensi, con ”percorsi ad hoc” tra installazioni, musica e regie olfattive. Non è “solo” l’arte visiva la protagonista ma la musica, con concerti per archi e “cerimonie” che sugellano la consegna delle stesse opere d’arte. Di più: tra questo spazio e la sua casa d’artista si instaura una sorta di parallelo lasciando trasparire l’energia artistica di Vischio Blu, già ampiamente apprezzato dalla critica.Giulia Cassini
Vediamo, in esclusiva per i lettori de L’Eco della Riviera, qual è la filosofia sottesa a questa nuova start up secondo le parole del creatore ed ideatore Davide Becchio:
D.B. ” Ho voluto creare il mio piccolo immaginario. Una situazione ‘teatrale’, ove il classico pensiero di bottega sfumi in visioni concettuali di natura compositiva. Un piccolo luogo di ‘culto’, dedicato all’uomo ed ai suoi stili di vita, dove il visitatore più attento ed esigente può ‘coccolarsi’ nella ricerca del dettaglio che lo contraddistingua. Un’esperienza non solo visiva, ma anche sensoriale, ove la ricercatezza e la qualità delle proposte si fondono con l’idea di ‘stupire’ in un’esperienza unica, interamente dedicata al visitatore”.
“Ho elaborato, in questi anni, un progetto che voleva unire la mia parte artistica di installatore ad una concezione di ‘bottega’ del tutto innovativa. Infatti offrirà spunti nel campo artistico e musicale. L’eclettica ambientazione di una barberia dei primi del Novecento riflette colori legnosi e dai toni più inconsueti, come il verde muschio e il nero, che si alternano a piastrelle bianche da antica toeletta ed a un pavimento di ‘cementine’ esagonali dai disegni variegati, che costruiscono le geometrie più bizzarre. Al tutto si affianca l’idea della Wunderkammer, voceportante del progetto, dove gli articoli in vendita vengono presentati e messi in evidenza sotto campane di vetro. Piccoli concerti per violino in vetrina, in questo ridotto ‘spazio sui generis’, doneranno poi allo spettatore visioni musicali di impatto emotivo e scenografico in un’atmosfera totalmente ‘sensoriale’. Un’altra idea per l’apertura è stata quella di portare in viaggio una vasta quantità di oggetti e prodotti, dedicati ai clienti, per eseguire servizi fotografici d’effetto. Il tutto per rendere il momento dell’acquisto un’esperienza unica, attraverso dettagli come – ad esempio – le borse personalizzate, ognuna con una fotografia differente, scattata negli Stati Uniti, tra parchi nazionali e angoli di fascino del vecchio West, come la suite del presidente Roosvelt all’Occidental Hotel di Buffalo. Vischio Blu Uomo sarà dunque l’appoggio della mia mente, per dare vetrina non solo ai ricercati prodotti dedicati all’uomo, ma anche alla mia ‘casa-museo’, dove colleziono curiosità dal mondo e creo opere concettuali”. Davide Becchio
Courtesy foto stampa Davide Becchio